Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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IL GRANDE SONNO

Anno: 1946
Regia di: Howard Hawks
Genere: Giallo
"Come si chiama?" "Reilly. Doghouse Reilly." "Un nome un pò curioso, direi, no?" "Crede?" "Che cos'è lei, un pugile, forse?" "No, una suola." "Cos'è una suola?" "Un detective privato."
"Come lo vuole il suo brandy?" "Nel bicchiere."
"Ama le orchidee?" "Non particolarmente." "Sono orribili. La loro carne assomiglia troppo a quella umana e il profumo ha la putrida dolcezza della corruzione."
"Lei è un detective privato, eh? Credevo che esistessero solo nei libri... o che fossero dei viscidi individui che spiano nei corridoi. E' ridotto male, vedo." "E inoltre non sono molto alto."
Non mi importa se i miei modi non le piacciono. In confidenza non piacciono neanche a me. Ci piango su spesso. Specialmente durante le lunghe sere d'inverno. Non perda il tempo a cercare di farmi cantare.
"Lei non ha l'aria di un collezionista di prime edizioni." "Colleziono anche bionde sottovetro."
Non tema... a quest'ora della sera non picchio nessuno.
"Cominciavo a pensare che lavorasse a letto come Marcel Proust." "Chi è?" "Un grande scrittore francese." "Venga nel mio boudoir." "Le apparenze non la interessano, eh?" "Il mio è un lavoro che frutta poco, se si è onesti."
Cosa sta cercando di scoprire? Vede, è curioso. Lei cerca di scoprire cosa devo scoprire e io cerco di scoprire perché lei vuole scoprirlo.
"Mi scusi, non l'ho fatto apposta." "E' questo il suo torto."
"Senta, se avesse bisogno di me... chiami questo numero." "Di giorno o di notte?" "Di notte è meglio, di giorno lavoro."
"Non sono affari tuoi." "Potrebbero diventarlo." "E i tuoi diventare i miei." "Non ti piacerebbe. Guadagno troppo poco."
Mamma mia, in giro non si fa che vedere un sacco di pistole... e niente cervello.
"Insomma, chi sei e cosa ne ricavi?" "Uno che lava la biancheria sporca degli altri."
"Ti ho fatto male, zucchero?" "Tu, come tutti gli uomini che ho incontrato."
La pistola ha sparato, come succede spesso alle pistole, e Geiger è morto.
"Come sei entrata?" "Prova a indovinare." "Vediamo un pò. Dal buco della serratura come Peter Pan." "E chi è?" "Un tale che ho conosciuto in una sala corse."
"Sei volgare, amico." "Sì, forse hai ragione. Da giovane ho frequentato cattive compagnie."
"Perché non ha voluto smettere?" "Perché me l'avevano detto in troppi."
"Non ti ho ancora ringraziata per quello che hai fatto per me. Sei stata grande. Fantastica! Non credevo che ci fossero ancora donne così." "Forse sono innamorata di te."
"Perché fai tutto questo?" "Forse sono innamorato di te."
"Cos'hai che non va?" "Niente che tu non possa sistemare." "Hai dimenticato una cosa. Me."