IL PROFESSORE E IL PAZZO

La nostra magnifica lingua che si propaga in tutto il mondo ha estratto le pistole, affilato le baionette, dichiarando che non sarà mai domata. E noi coi nostri dibattiti fino alla nausea sul metodo, la portata, lo scopo di definire le parole, siamo praticamente prostrati ai suoi piedi. Immersi nell'infamia della sconfitta.

Per fare un libro, serve sempre il dorso.

Mai giocare con i libri.

La lingua è all'apice della sua purezza, sufficientemente affinata da poter d'ora in avanti soltanto deteriorarsi.

Le parole sono tutte legittime, antiche o nuove, obsolete o in uso, di origine straniera o meno.

Voglio che tu mi faccia una promessa: ora che è iniziata, arriveremo fino in fondo, con forza e decisione.

Con voi, i nostri volontari, come pioli di una scala, potremo innalzare l'inglese fino alle porte del Paradiso.

"Crede che io sia pazzo, vero?" "Non lo siamo tutti, in qualche misura?"

Per tracciare la vita di ogni parola, dobbiamo cominciare documentandone la nascita. Quando fu scritta per la prima volta. Da lì, le parole ci arrivano attraverso i secoli e si fanno strada torcendosi e girandosi. I loro significati scivolano e guizzano come pesci aggiungendo e perdendo sottili sfumature. Ma lasciano tracce nella grande distesa della letteratura in lingua inglese. Noi le seguiremo, le cacceremo e le staneremo tutte. Ogni singola parola. Da tutti i secoli della scrittura. E lo faremo leggendo tutti i libri.

La regina e il pagliaccio... un'unione perfetta.

Tutte le opere grandi e bellissime nascono dall'aver prima guardato senza indietreggiare nell'oscurità.

"Uno geniale... uno pazzo." "Sì, ma chi è cosa?"

Come il ferro affila il ferro così l'uomo affila il volto del suo compagno.

Io volo via da questo posto a cavallo dei libri, arrivo alla fine del mondo sulle ali delle parole.

Quando leggo, nessuno mi insegue... quando leggo, sono io quello che insegue.

Più è impossibile, più l'amore è grande.

Io posso grazie a lei.

Supplice nel pianto stava la coppia, chè dal sommo seggio della pietà, nei petti lor discesa era la grazia, de lor cori avea franto lo smalto e molle carne - Milton Paradiso Perduto

Se è amore... allora cosa?

A volte, quando respingiamo... abbiamo più bisogno di essere contrastati.

Nessuna lingua potrà rimanere sempre uguale, James... non quando una lingua sgorga dalla vita.

Solo una vita piena di impegno.

Se è amore, allora ama.

Signor Churchill, per favore. La prego di perdonare la mia insolenza. Io non la conosco, signore. E non so che tipo di uomo lei sia. Ma la carica che ricopre mi permette di nutrire desideri riguardo al tipo di uomo che vorrei che fosse. Le sue decisioni incidono sulla vita di tutti. E io sono di fronte a lei per la vita di un solo uomo. Complicata e sofferente, ormai distrutta ma pur sempre una vita. E per questo meritevole, degna e preziosa. Se lei crede, come vorrei che credesse che tutte, ogni singola vita meritino una possibilità, la prego, ascolti quello che ho da dirle.

Continua a vivere.