Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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IL SIGNORE DEGLI ANELLI - LE DUE TORRI

Anno: 2002
Regia di: Peter Jackson
Genere: Fantastico
Fuggite, sciocchi!
"Non c'è promessa che tu faccia di cui io mi fidi." "Giuriamo di servire il padrone del tesssoro."
Non a caso cadono le foglie di Lorien.
Sono sprecato per la corsa campestre. Noi nani siamo scattisti nati, pericolosissimi sulle brevi distanze.
Il mondo sta cambiando.
Il vecchio mondo brucerà tra le fiamme dell'industria, le foreste cadranno, un nuovo ordine sorgerà. Guideremo la macchina della guerra con la spada, la lancia e il pugno di ferro degli orchi.
Sorge un sole rosso... stanotte è stato versato del sangue.
Cercate i vostri amici... ma non fidate nella speranza... ha abbandonato queste terre.
"L'albero sta parlando." "Albero? Io non sono un albero. Io sono un Ent." "Un pastore di alberi... un custode della foresta."
"Barbalbero mi chiamano alcuni." "E dalla parte di chi stai?" "Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte."
Fredda è la mano, le ossa e il cuore... freddo è il corpo del viaggiatore.
Non vede quel che il futuro gli porta, quando il sole è calato la luna è morta.
Questa foresta è vecchia, molto vecchia, piena di ricordi... e rabbia.
L'oscurità mi ha avvolto. E ho errato fuori del pensiero e del tempo. Le stelle compivano il loro giro e ogni giorno era lungo come una vita terrena. Ma non era la fine.
Io sono Gandalf il bianco.
In una cosa non sei cambiato, caro amico... parli sempre per enigmi.
Ombromanto. E' il signore di tutti i cavalli.
Tarda è l'ora in cui questo stregone decide di apparire. Lathspell, io lo chiamo. Il malaugurio è un cattivo ospite.
Un genitore non dovrebbe seppellire il figlio.
Attendi il mio arrivo. Alla prima luce del quinto giorno. All'alba... guarda ad Est.
"Hai destrezza con la lama." "Le donne di questo paese hanno imparato da tempo, quelle senza spada possono morire su di essa. Non temo né morte né dolore." "Cosa temi, mia signora?" "La gabbia. Stare dietro le sbarre finché l'abitudine e la vecchiaia le accettino, e ogni occasione di valore sia diventata un ricordo o un desiderio."
"Coloro che dichiarano di opporsi al nemico farebbero bene a non ostacolarci." "Il nemico? Il suo senso del dovere non era minore del vostro, ritengo. Vi domandate come si chiamava, da dove è venuto, se aveva veramente un cuore malvagio, quali menzogne o minacce lo hanno condotto a marciare lontano da casa, se non avrebbe preferito restarvi... in pace. La guerra farà di tutti noi dei cadaveri."
"Allora, devi avere almeno sessant'anni. Settanta? Non puoi averne ottanta!" "Ottantasette." "Sei uno dei Dùnedain. Un discendente di Nùmenor, beneficato di una lunga vita. Si era detto che la tua razza era divenuta leggenda."
"Se si apre una breccia nelle mura, il Fosso di Helm cadrà." "Anche se venisse aperta una breccia, occorrerebbe un numero oltre l'immaginabile, migliaia per prendere la breccia." "Decine di migliaia." "Ma mio signore, non esiste un tale esercito."
Alla guerra! Non ci sarà un'alba per gli uomini.
Perverrà alla morte... come immagine dello splendore dei re degli uomini, in gloria, senza macchia, prima del crollo del mondo. Ma tu, figlia mia, tu ti trascinerai nell'oscurità e nel dubbio... come la notte d'inverno che arriva senza una stella. Qui tu dimorerai, legata al tuo dolore sotto gli alberi che avvizziscono, finché il mondo intero sarà cambiato e i lunghi anni della tua vita saranno consumati. Arwen... non c'è nulla per te qui... solo morte.
L'impresa esigerà la sua vita.
Il tempo degli elfi è finito.
Ricordati di oggi, fratellino. Oggi... la vita è bella.
Tu sei... l'uomo più fortunato, più scaltro e più avventato che io abbia mai conosciuto!
Sei in ritardo... che brutto aspetto.
E' un esercito creato per un unico scopo: distruggere il mondo degli uomini.
Se dev'essere la nostra fine, allora farò fare loro una grande fine, che venga ricordata per sempre.
Le vecchie alleanze sono morte.
C'è un momento per il valore senza rinomanza.
Tu non imponi agli altri di restare... lottano al tuo fianco perché non vogliono separarsi da te... perché ti amano!
Dove sono il cavallo e il cavaliere? Dov'è il corno che suonavo? Sono passati come la pioggia sulle montagne. Come il vento nei prati. I giorni sono calati a Ovest... dietro le colline... nell'ombra.
C'è sempre speranza.
Un'alleanza esisteva una volta fra elfi e uomini. Molto tempo fa abbiamo combattuto e siamo morti insieme. Siamo qui per onorare questa lealtà.
"Qualunque sia la tua fortuna, che superi questa notte." "I tuoi amici sono con te, Aragorn." "Che anche loro superino questa notte."
E così ha inizio.
"Trattienili!" "Quanto tempo ti occorre?" "Il tempo che puoi darmi!"
"La distanza è grande." "Lanciami." "Come?" "Non ce la faccio a superarlo. Devi lanciarmi. Non dirlo all'elfo." "Non una parola."
"Quanta morte... cosa possono gli uomini contro un odio così scellerato?" "Vieni fuori con me. Affrontiamoli a cavallo." "Per la morte e la gloria!"
Fa che questa sia l'ora... in cui sguainiamo le spade insieme.
Feroci atti, sveglia. Non per collera, non per rovina o la rossa aurora!
"E' come nelle grandi storie, padron Frodo. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale, perché come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte? Ma alla fine... è solo una cosa passeggera. Quest'ombra... anche l'oscurità deve passare. Arriverà un nuovo giorno... e quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro... che significavano qualcosa, anche se eri troppo piccolo per capire il perché. Ma credo, padron Frodo, di capire ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perché loro erano aggrappati a qualcosa." "Noi a cosa siamo aggrappati, Sam?" "C'è del buono... in questo mondo, padron Frodo. E' giusto combattere per questo."