Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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IRMA LA DOLCE
Anno: | 1963 |
Regia di: | Billy Wilder |
Genere: | Commedia |
"Dì un pò... com'è che una ragazza come te è finita a fare un mestiere così?" "Beh, ti dirò, da piccola ho studiato al conservatorio. Volevo diventare una grande pianista. Chopin, Debussy, eccetera. Invece, la sera del mio concerto, mi cadde il coperchio del piano su una mano. Tre dita rotte e un sogno infranto. Da allora non ho avuto più interesse alla vita, purchè potessi sfamare se stessa e la mia cagnetta. Graze."
"Ti dispiace se ti faccio una domanda personale?" "Vuoi sapere perché una ragazza come me deve fare questo per vivere? Beh, ti dirò, io sono belga. I miei genitori erano missionari nel Congo. Ah, ma preferisco non parlarne." "Sì, sì... ti capisco." "Adesso siamo rimaste io e mia sorella. Lei è all'ospedale. Le fanno tre trasfusioni al giorno. Ha idea di quanto costi un litro di sangue oggigiorno? Grazie."
"Mi chiamano Irma la Douce, cioè a dire Irma la Dolce. Non lo so perché." "So io il perché. Allora, quanto spendo in dollari?" "Cinque dollari. Ti dirò, non lo so neppure il mio vero nome. Sono cresciuta in un orfanotrofio vicino a Cherbourg. Fu distrutto durante la guerra. E mando su dei soldi ogni mese per la ricostruzione. Ho già pagato un'ala completa." "E' tutto quello che ho con me, purtroppo." "Ti dirò, fu bombardato dall'Ottava squadra aerea. Non che dia la colpa a voi americani. Ma se tu vedessi quei poveri orfani che dormono sul pavimento sotto la pioggia, non ci sono ancora i letti e niente tetto..." "Tu accetteresti un traveller's cheques?"
Così, questa è la storia di Irma la Dolce. Una storia di passione, di sangue, di desiderio e di morte. In definitiva, tutto ciò che rende la vita degna d'essere vissuta.
Un giorno... la catastrofe: arrivò nel quartiere un poliziotto onesto.
"Detto fra noi, non avrebbe una vaga idea di quello che fanno là dentro?" "Ne ho un'idea ben precisa. Vanno a fare l'amore." "Ma è illegale." "Ciò dimostra in che razza di mondo viviamo. L'amore è illegale ma l'odio no. Si può odiare chiunque, in qualsiasi momento, dovunque. Ma se vuoi un pò di calore, di tenerezza, un sorriso che ti allieti, una spalla su cui piangere... ti devi nascondere negli angoli oscuri come un criminale."
"Allora sarà d'accordo con me che i cittadini onesti devono essere protetti, non crede?" "D'accordo... prendiamo un cittadino onesto, sposato da vent'anni, che lavora sodo tutto il giorno a vendere biberon. Quand'è la sera, vuole divertirsi un pò, vuole compagnia, così viene a Rue Casanova. Trova una ragazza, lei gli dà un pò di compagnia, lui gli dà un pò di soldi, la ragazza dà il denaro al suo amico, l'amico se li beve, si compra un vestito, ci gioca alle corse... e a volte dà persino un contributo a un poliziotto." "Corrompe un poliziotto?" "Ma è proprio questo il bello. Perché il poliziotto prende i soldi, compra un biberon dal cittadino onesto, così il denaro rimane in circolazione, tutti quanti prosperano e tutti sono felici."
Essere troppo onesti, in un mondo disonesto, è come spennare un pollo controvento. Si finisce sempre con la bocca piena di penne.
La vita è una guerra totale, amico mio, e nessuno ha il diritto di fare l'obiettore di coscienza.
Tutti hanno bisogno di qualcuno. Come Coquette ha bisogno di me. A chi piace fare il cane randagio? Devi appartenere a qualcuno, anche se ti dà una pedata ogni tanto.
E' un dono di Dio, il talento, e deve essere condiviso con il pubblico.
Presto o tardi finiscono tutti col farti soffrire.
Le prigioni sono piene di innocenti perché hanno detto la verità.
Ma quella è un'altra storia.