LA DECIMA VITTIMA

Signore e signori, vi ripeto le regole della grande caccia. L'istituzione a carattere mondiale che ha moralizzato questo secolo e che ha incatenato e legalizzato la violenza. Prima regola: ogni iscritto deve impegnarsi a compiere dieci cacce. Cinque da cacciatore e cinque da vittima. Alternativamente, accoppiati di volta in volta dal selezionatore elettronico di Ginevra. Seconda regola: il cacciatore sa tutto della sua vittima, nome, indirizzo, abitudini. Terza regola: la vittima non sa chi è il suo cacciatore. Deve individuarlo e sopprimerlo. Quarta regola: il vincitore di ogni singola caccia ha diritto a un premio. Colui il quale raggiungerà vivo il traguardo delle dieci cacce sarà proclamato Decathon. Riceverà onori e un milione di dollari.

"Lei preferisce essere cacciatore o vittima?" "Cacciatore."

E' l'italiano tipico, gli piace stare al sole... come un gatto.

Ah, ma che vita è questa? Negli ospedali non si può sparare, nei ristoranti non si può sparare, nelle chiese non si può sparare, dal barbiere non si può sparare, negli asili d'infanzia non si può sparare... non si può più sparare da nessuna parte ormai. Allora chiudetela questa caccia, dico io.

Sono qui a Roma per condurre un'inchiesta sul comportamento sessuale dell'uomo italiano.

So che morirai, ma l'importante è come si muore... da coniglio o da samurai.

Siamo nati casualmente ma per fortuna casualmente moriremo.

"Ho sempre pensato che in fondo la vita é troppo lunga." "Età?" "Media." "Professione?" "Tutte."

Non è importante chi muore ma come muore.

Gli effeminati mi piacciono... per una donna sono gli amici ideali, tengono tanta compagnia.

"Ci vuole verità nei rapporti." "Ma chi la vuole la verità? A nessuno piace la verità. E' molto meglio così, con le menzogne, gli imbrogli... io arrossisco quando la dico."

Quando uno è innamorato sbaglia sempre.

Ma perché hai voluto rovinare questa meravigliosa storia d'amore?