Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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LA FIGLIA DEL GENERALE

Anno: 1999
Regia di: Simon West
Genere: Giallo
Noi abbiamo conosciuto la paura insieme. Versato il sangue insieme. Combattuto il dolore e la sofferenza di ogni soldato di fanteria. Noi sappiamo che non c'è niente di grandioso in una morte improvvisa e che la guerra non ha vincitori. E' questa consapevolezza che ci legherà per sempre. Insieme a un amore per questo paese che nessuna baionetta può penetrare... nessun proiettile colpire.
"Io insegno lì." "Che cosa insegna?" "Essenzialmente a fottere la testa della gente."
Voi militari raccontate certe storie che fanno più acqua di un colabrodo.
Beh, possibili moventi di un omicidio sono: profitto, vendetta, gelosia, coprire un reato, evitare l'umiliazione, il disonore o la sana vecchia mania omicida. E' tutto nel manuale.
"Lei è un soldato o un poliziotto?" "Sono un soldato, signore." "Conto su questo."
Ci sono tre modi di fare le cose. Quello giusto... quello sbagliato e quello militare.
La guerra psicologica fa precipitare nel panico il nemico, indebolisce la volontà di combattere. Si devono conoscere gli usi e i costumi del nemico, i motivi di scontento, le angosce e le paure per determinarne la vulnerabilità. Per affrontare il nemico dobbiamo conoscerlo perfettamente. Dobbiamo terrorizzarlo e non solo con la paura della morte... la paura di orrende ferite è molto più terrificante.
"A volte uno deve combattere per quello che vuole... se lo vuole." "Ho ricevuto una stella di bronzo al valore, signorina, per aver dato l'assalto a una collina di cui non avevo un particolare bisogno e poi non ricordo di aver ricevuto incoraggiamenti da te." "Forse volevo che tu non accettassi la mia decisione di rompere, forse volevo che mi portassi via da lui." "Stiamo parlando di telepatia qui, non di comunicazione, senti ne riparliamo la prossima settimana, va bene?" "Bene... solo un'altra cosa." "E' già passata una settimana?" "Tu sei un detective così maledettamente in gamba, vero? Ma non sai capire te stesso e certamente non sai un accidente delle donne."
"Giocavate insieme?" "Che incredibile, eccellente domanda. Vede, qui da noi è una delle cose che insegniamo... minacciare dolcemente."
"Ora che sappiamo che siamo furbi, lei crede che io sia coinvolto?" "In un modo o nell'altro, sì, lo è." "Allora non mi converrebbe rivolgermi a un buon avvocato? Ne conosco uno bravo." "Ci sono due problemi. Il primo è ovvio. Non esistono bravi avvocati. Il secondo... lei non è un civile, colonnello, lei è nell'esercito. Non ha diritto a un avvocato, non ha diritto a restare in silenzio... e se non collabora, potrei doverla mettere in prigione e questo mi dispiacerebbe molto."
Il bluff è l'ultimo gesto disperato del debole.
"A te piace tuo padre?" "Mio padre beveva, giocava d'azzardo, andava con le puttane e io l'adoravo."
"Chi diavolo crede di essere? E' finita... finita! E' meglio che cominci a pensare alla sua carriera." "E lei è meglio che cominci a pensare alla sua. Gestite una base che è un covo di pazzi. Vuole mettersi contro di me, colonnello? Si prepari a un corpo a corpo."
Quello che non mi distrugge, mi rende più forte.
L'occhio umano può distinguere sedici sfumature di grigio. Un computer che analizza un'impronta digitale è in grado di distinguere duecentocinquantasei sfumature di grigio. E' incredibile. Il cuore, la mente e l'anima dell'uomo, tuttavia, possono distinguere un numero di sfumature emotive, psicologiche e morali infinite. Nella guerra psicologica abbiamo a che fare col più nero dei neri e il più bianco dei bianchi. Grazie.
E' un brav'uomo, George. Un brav'uomo e un bravo soldato. A volte il confine tra le due cose si confonde. Ma quando arriverà il momento critico, farà quello che deve fare.
"Si ricorda quando le ho chiesto se era un poliziotto o un soldato?" "Sì, signore." "Beh, lei è un soldato, Paul... e un ottimo soldato."
Una volta ho chiesto a Moore cosa fosse peggio dello stupro. Ora lo so... il tradimento.