Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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LA RICERCA DELLA FELICITA'

Anno: 2006
Regia di: Gabriele Muccino
Genere: Drammatico
Mi chiamo Chris Gardner. Ho conosciuto mio padre quando avevo 28 anni. E da piccolo decisi che se mai avessi avuto dei figli, i miei figli avrebbero saputo chi era il loro padre. Questa è solo una parte della storia della mia vita. Questa parte si può chiamare prendere l'autobus.
Me lo ricordo ancora quel momento. Mi sembrarono tutti così... non lo so, così felici. Perché non potevo esserlo anch'io?
Questa parte della mia vita si può chiamare essere stupidi.
Il cubo di Rubik 3 x 3 è un rompicapo tridimensionale composto da cubetti colorati che vanno ruotati fino ad ottenere lo stesso colore su ogni lato.
"Tu ce l'avevi un soprannome?" "Sì." "Quale?" "Mister Sombrero." "E che vuol dire?" "Sono cresciuto in Louisiana, vicino al Texas, laggiù tutti portano dei cappelli da cowboy. Voleva dire che avevo una gran testa, ero un ragazzo sveglio e quindi mi chiamavano così."
Questa parte della mia vita, questa parte qui... si può chiamare correre.
Fu in quel momento che cominciai a pensare a Tomas Jefferson e alla dichiarazione d'Indipendenza... quando parla del diritto che abbiamo alla vita, libertà e ricerca della felicità. E ricordo d'aver pensato: come sapeva di dover usare la parola ricerca? Perché la felicità è qualcosa che possiamo solo inseguire e che forse non riusciremo mai a raggiungere, qualunque cosa facciamo. Come faceva a saperlo?
"Quante volte hai visto Cris, finora?" "Non lo so... una volta di troppo direi."
Posso dire una cosa? Sono il tipo di persona che se mi fate una domanda e non so qual è la risposta, vi dico chiaro e tondo che non la so, ma potete scommettere che so come trovarla la risposta e che la troverò, la troverò la risposta.
"Cris, che cosa direbbe lei, se uno si presentasse a un colloquio senza nemmeno una camicia e io lo assumessi, che cosa direbbe lei?" "Che magari indossava un gran bel paio di pantaloni."
Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa.
Se hai un sogno, tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa, lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila, punto!
Papà, senti questa. C'era una volta un uomo che stava per affondare nel mare. Arriva una barca e gli dice 'Ti serve aiuto?' E lui dice 'No, grazie, Dio mi salverà.' Poi arriva un'altra barca. Gli dice 'Ti serve aiuto?' E lui dice 'No, grazie, Dio mi salverà.' Dopo lui affonda e va in Paradiso. Allora dice 'Dio, perché non mi hai salvato?' E Dio dice 'Ti ho mandato due barche, stupido!'
Questa parte della mia vita si può chiamare stage.
Voi fate abboccare il pesce e noi ce lo cuciniamo.
Alcuni di voi sono qui perché conoscono qualcuno, altri perché credono di essere qualcuno, ma soltanto uno di voi diventerà qualcuno.
Era semplice: un numero x di telefonate equivaleva a un numero x di possibilità, un numero x di possibilità equivaleva a un numero x di clienti, un numero x di clienti equivaleva a un numero x di dollari nelle tasche dell'azienda.
Thomas Jefferson cita la felicità un paio di volte nella dichiarazione d'Indipendenza. Può sembrare una parola fuori luogo in un documento del genere ma... lui era come... come... un artista. Chiamava gli inglesi i disturbatori della nostra armonia.
Questa parte della mia vita si può chiamare ricordarsi di pagare le tasse.
La cosa importante della libertà è che ti fa scalare le montagne.
Sei un bravo papà.
Questa parte della mia vita... questa piccola parte... si può chiamare felicità.
"Ehi papà, senti questa. Toc toc." "Ah, chi è?" " Sara." "Sara come?" "Sarà come l'Arca di Noè, il cane, il gatto, io e te. Toc toc." " Chi è?" "Nessuno." "Nessuno chi?"