LO STRANIERO

Ve lo comando in nome di colui che tutto ordina e stabilisce.

"Tentiamo la sorte. C'è chi vince e chi perde." "La sorte è fatta così."

Naturalmente possono esserci dei fanatici, ma nessun tedesco sano di mente può ancora aver voglia di fare la guerra.

Il tedesco vede in sé stesso una vittima innocente dell'invidia e dell'odio del mondo che cospira ai suoi danni. Si sente minacciato da popoli che egli ritiene inferiori e non vuole ammettere i propri errori, a qualunque costo. Ecco il tedesco. Noi abbiamo ignorato l'Etiopia e la Spagna ma abbiamo imparato a nostre spese il prezzo di vedere le cose a nostro modo ed avere voluto sapere per chi suonava la campana. Il tedesco no. Esso segue ancora gli dei della guerra. Marcia dietro le note di Wagner e rimpiange sempre la fiera spada di Sigfrido. E in quelle riunioni segrete, alle quali non volete credere, rivive il sogno imperiale tedesco che spera di riprendere la marcia dietro gli stendardi dei suoi antenati, i cavalieri teutonici. Tutto il mondo attende il messia, meno che la Germania. E per lei il messia non è un uomo di pace, è... un altro Barbarossa. Un altro Hitler.

Credo che il tedesco possa essere riformato solo da sé stesso.

I principi di uguaglianza, fratellanza e libertà non metteranno mai piede in Germania.

Quando ci si innamora, non si ragiona più.

Il delitto è come una catena, Mary. E' un anello che si congiunge all'altro finchè ti stringe il collo.

Commetti un crimine e la Terra diventerà di ghiaccio. Commetti un crimine e scenderà una coltre di neve sulla Terra, cosicchè rivelerà come nei boschi la traccia di ogni pernice, volpe, scoiattolo o talpa. E come non potrete riafferrare la parola detta, così non farete sparire l'impronta e non potrete tirar via una scala o sparire da un nascondiglio. (Emerson)

Avevate il mondo, ma si è chiuso per voi e vi è rimasto questo paese. Anche questo si chiude e non vi resta che questa stanza. Ma anche questa stanza si sta chiudendo, ora.

Io eseguivo soltanto degli ordini.