Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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L'UOMO DEL BANCO DEI PEGNI
Anno: | 1964 |
Regia di: | Sidney Lumet |
Genere: | Drammatico |
Ecco cos'è la colpa di ritrovarti vivo. E così ti avvolgi in una specie di lenzuolo funebre. E ti illudi di dividere la dignità della morte con quelli che sono morti davvero.
"Cos'è quel numero... è una società segreta o roba del genere?" "Già." "E che devo fare per iscrivermi?" "Che devi fare per iscriverti... imparare a camminare sull'acqua."
Io non sono amaro. No, l'amarezza mi è passata un milione di anni fa. Sono un uomo senza odio. Non ho desiderio di vendetta per ciò che mi è stato fatto. Mi sono liberato di ogni emozione. Sono al sicuro dentro me stesso. Non chiedo e non voglio che un pò di tranquillità.
"Io non credo né in Dio né all'arte né alla scienza né ai giornali né alla politica né alla filosofia." "Allora, signor maestro... non c'è niente a cui lei creda?" "Al denaro."
Primo. Il denaro può crescere o diminuire di valore. Secondo. Il denaro è un rischio ma a un certo momento uno si rende conto del suo potere. Terzo. Col denaro puoi comprarti tutto, comodità, lusso, sollievo dal dolore, a volte perfino la vita stessa. Adesso, ascoltami bene. E seguimi attentamente. Dopo la velocità della luce che Einstein definisce l'unico assoluto dell'universo, subito dopo io valuto il denaro.
Il denaro è tutto.
Non sono morto. Tutto quello che amavo mi è stato portato via. E io non sono morto.
Non potevo fare niente... assolutamente niente.