Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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L'UOMO DEL GIORNO DOPO
Anno: | 1997 |
Regia di: | Kevin Costner |
Genere: | Fantascienza |
Un solitario testimone del regno del caos.
Gridate sterminio e lasciate liberi i mastini della guerra.
Tu sei un uomo pericoloso.
O vivi libero o muori.
Riceverete da questo esercito ciò che gli avrete dato. Lavorate e sarete nutriti. Combattete e sarete rispettati. Morite e sarete ricordati.
Un binocolo per osservare la vita a distanza e Shakespeare per leggerla invece di viverla.
Il premio spesso non viene reclamato. Dobbiamo avere il coraggio di afferrarlo. Perché la fortuna favorisce sempre gli audaci.
Io su di te ho un buon presentimento... sono sicura che farai la cosa giusta.
"Solo un portalettere può nominare un altro portalettere." "Ah... come i vampiri, eh?"
Né la neve, né la pioggia, la calura o l'oscurità, impediranno a questi corrieri di compiere rapidamente il loro giro stabilito.
"Ehi... tu sei davvero quello che dici di essere?" "Se torno qui con la posta... lo saprà."
"Che cosa stai guardando?" "La vita."
Avevamo una grande nazione una volta. Sai cosa la faceva grande? Gli io posso. Ma poi arrivarono i deboli. I non posso distrussero tutto. Ma... io voglio che torniamo di nuovo forti. Io voglio essere il padre della nuova nazione. E tu sai perché toccherà a me? Perché io posso.
I romani avevano un'espressione che usavano per spaventare i bambini... Hannibal ad portas, Annibale è alle porte.
Però... è uno svelto.
"Perché sei qui?" "Conosco la vita."
Il portalettere è più importante della posta.
Le cose vanno meglio... le cose vanno meglio ogni giorno che passa.
Né la neve, né la pioggia, la calura o l'oscurità, il fuoco della guerra e quello dei banditi, la peste e l'alluvione non ci rallenterà, nessun lurido Holnista la posta fermerà.
Volete la guerra... volete la guerra? E io vi darò... la guerra. Io vado pazzo per la guerra!
Corri, portalettere... corri! Mi hai sentito? T'ho detto corri!
Nei giorni oscuri di un mondo ormai spento voi avete dato tutto nulla chiedendo per voi. Avete sconfitto la disperazione rimpiazzandola con la speranza. E il paese non potrà ricompensarvi.
Ancora una volta alla breccia, cari amici. Ancora una volta. O chiuderete il varco del muro coi nostri morti. In tempo di pace nulla si adatta meglio all'uomo che un contegno umile e dimesso. Ma quando lo squillo della guerra risuona all'orecchio si prenda a modello il contegno della tigre. Fate appello al vostro sangue freddo. Mutate la benevolenza in furore. Sbarrate l'occhio. Che incuta spavento.
I grandi uomini si misurano sui loro avversari.
Non sarebbe bello se le guerre se le combattessero i coglioni che le scatenano?
Vivi... e lascia vivere.
Tua figlia... si chiama Speranza.