L'UOMO DI ALCATRAZ

Perfino un galeotto di respirare.

"Ti comporti come se odiassi tutti al mondo." "In un letamaio si agisce in modo adeguato."

"Nessun rimorso, nessuna pietà... come un animale." "E non sono fatte per loro... queste gabbie?"

Rinuncio... non c'è speranza per me.

Un uomo non è finito finché non rinuncia.

Non ti dimenticherò mai fintanto che vivrò.

Una cosa che ho imparato è di non sciupare il tempo.

Il pubblico ha poca memoria.

Non si chiama isolamento, qui... segregazione.

Quando si è vissuto in questi immondezzai da più di trent'anni come ho fatto io... si arriva a capire che tutto è un rischio.

Voi private i prigionieri della cosa più importante nella vita... la loro individualità.

Una prigione è una fornace di disperazione alimentata dall'odio e dall'ira.

Il primo dovere della vita è di viverla.

Quel galeotto è stato una spina nel mio fianco per 35 anni, ma devo dire una cosa... non mi ha mai mentito.

"E' vero che non ha mai visto un televisore?" "Sì... ma da quel che sento, non ho perso molto."

"Sa come chiamavano Alcatraz anticamente?" "Come?" "L'isola degli uccelli."