MAIGRET (2022)

"Lei non mangia?" "Mai quando bevo."

Maigret... brigata anticrimine, 36 Quai des Orfèvres.

Crimini a qualunque ora del giorno e della notte. Bisogna proteggersi. Non essere insensibili ma tenersi a distanza per cercare di capire. Alla lunga ti costruisci una corazza. E' inevitabile. E poi un giorno, mentre fai una cosa qualunque, vai a sapere perché, vieni colpito da un dettaglio, il motivo di una carta da parati, un pupazzo di peluche, una frase, uno sguardo. E allora tutte le tue certezze crollano all'improvviso e diventi un bambino che ha paura del buio.

"Gli inseguimenti, le risse, il sospettato colpito con l'elenco telefonico per farlo parlare... non sono molto credibili." "E lei che cosa fa per farlo parlare?" "Niente, io ascolto."

Non si deve confondere compagnia con compagna.

Il mio dovere è cercare quella che chiamiamo verità e io spero di scoprirla causando meno male possibile.

Neanche l'autore di un crimine si vede a uccidere qualcuno, ma prova un forte bisogno di affermarsi, di esistere... e per esistere mette fine all'esistenza di un altro.

"Lei ha degli animali in casa, Maigret?" "Solamente dentro il piatto."

"Non penso niente, signor giudice... non penso niente, evito proprio di pensare." "E che cosa fa?" "Non mi fido dell'evidenza."

Umorismo belga, tanto per sdrammatizzare.

"Sembra sempre imbronciato." "Perché lo sono."

"Perché le dovrei obbedire... perché è uno sbirro?" "Sì, esatto... uno sporco sbirro."