Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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MEZZANOTTE NEL GIARDINO DEL BENE E DEL MALE
Anno: | 1997 |
Regia di: | Clint Eastwood |
Genere: | Giallo |
Se hai sete, un drink te la fa passare, se non ce l'hai, con un drink la previeni... e prevenire è sempre meglio che curare.
Sono la schiuma della terra, gli avvocati.
Se proprio devi lasciare la festa, portati sempre dietro da bere.
E' molto rara come reliquia. Si tratta della daga usata dal principe Yussopov per uccidere Rasputin. Gli tagliò l'uccello e le palle con questa. Una storia vera e squisitamente malvagia, non trova?
"Mi dica, la sua è una famiglia di collezionisti?" "E' un modo molto gentile per chiedermi se vengo da una famiglia ricca."
Sono un nouveau riche. Ma tanto è il riche che conta, non è così? Ci sono solo due cose che mi interessano veramente, il lavoro e gli status symbol dell'aristocrazia che trovo desiderabili. Proprio le cose che gli aristocratici devono vendere quando finiscono i soldi. E i soldi finiscono sempre. Dopo di che restano con niente altro che... i loro modi squisiti.
Non esistono le coincidenze.
Questo posto è fantastico, è come se fosse un Via Col Vento alla mescalina.
Come mia madre diceva sempre... invece di piangere il morto, pensa a fregare il vivo.
I morti non raccontano storie.
Rimettiti pure in tasca quella mano.
Le risposte non esistono.
"Non resta granché dell'ora dei morti." "L'ora dei morti?" "Dura un'ora esatta. Da mezz'ora prima di mezzanotte a mezz'ora dopo. Mezz'ora prima di mezzanotte per lavorare per il bene. Mezz'ora dopo mezzanotte per il male. E noi abbiamo bisogno di un pò di tutte e due."
Le parole gentili mettono radici, fioriscono e tornano a benedirti.
Per riuscire a capire i vivi... bisogna saper frequentare i morti.
Grandi cose, grandi persone... sono partite spesso da umili origini.
La vita è crudele, brutale... e corta.
Mi rifiuto di vivere in un mondo in cui i pettegolezzi diventano fatti. I colpevoli mormorano. Gli innocenti urlano verso il cielo.
Io forse me ne vado domani ma per Dio tu te ne vai stasera!
Abbiamo a che fare quotidianamente con i diversi. Ce ne sono di cattivi e ce ne sono di buoni. Fanno parte della nostra comunità e non si può giudicare un uomo per questo. La diversità è un atto di Dio. Noi lasciamo che sia Dio a giudicarla.
La verità, come l'arte... è nell'occhio di chi guarda.
Tu credi a quello che vuoi... e io credo a quello che so.
Io non entro mai in ufficio la domenica... porta sfortuna.
Non frequentare i morti fino al punto di scordarti i vivi.