NEMICO PUBBLICO - PUBLIC ENEMIES (2009)

I miei amici mi chiamano John. Un secondino figlio di puttana deve chiamarmi signor Dillinger.

Muori da eroe o vivi da codardo.

"A chi frega di quello che piace alla gente?" "A me, io mi nascondo tra loro, ci dobbiamo tenere a quello che pensano."

"Quello che facciamo non durerà per sempre." "Ce la spassiamo così tanto oggi, perché pensare al domani?"

"Walter Dietrich mi ha insegnato una regola: mai lavorare con persone disperate." "Anch'io ho una regola: stare alla larga dalle donne." "Senza donne è come in gattabuia." "Per questo hanno inventato le puttane."

"Di preciso come ti guadagni da vivere?" "Sono John Dillinger, rapino banche."

"La sola cosa importante è dove uno è diretto." "Dove sei diretto?" "Ovunque io desideri."

"Vivi qui da molto?" "Sì, da ieri."

"Tu che cosa vuoi?" "Tutto... adesso!"

Ricercato John Dillinger: morto o morto.

Tu non pensi al di là dell'oggi o del domani.

Siamo troppo in gamba. Loro non sono né duri, né furbi, né veloci. Io rapino qualsiasi banca voglia. Dovrebbero essere in tutte le banche. In ogni momento. Per questo noi siamo in cima al mondo. E nessuno riuscirà ad agguantarci.

"Sono gli occhi, vero? Ti fissano appena prima di andarsene... e poi si... perdono nel nulla. Da non dormirci la notte." "E a lei cosa non la fa dormire la notte?" "Il caffè!"

Io aiuto i miei amici... i miei amici aiutano me.

Siamo nell'era moderna. Stiamo facendo la storia. Servono iniziative, opportune e dirette. Come dicono in Italia: togliete i guanti bianchi.

"Non si lavora con le persone che non conosci e non si lavora se sei disperato. Walter Dietrich, lo rammenti?" "Walter dimenticava... quando sei disperato è quando non hai scelta."

"Non voglio dormire." "Perché?" "Voglio godermi ogni attimo."

Muori come hai vissuto, di punto in bianco, così si fa, senza strascichi. Vivere così non vuol dire niente.

Di a Billie da parte mia: bye bye Black Bird.