PRIGIONIERO DELLA SECONDA STRADA

A me non piacciono i nervosi... m'innervosiscono!

Se sei un essere umano, ti sarà concesso il diritto a lamentarti e a protestare, perché se ci rinunci hai chiuso, sei finito e perciò io protesto.

"Pensavo." "A che cosa?" "A niente." "Non è possibile, Mel, se pensi devi pensare a qualcosa altrimenti non è pensare." "Allora non pensavo."

"Stai bene, ragazzo?" "Harry, ho quarantotto anni, non sono un ragazzo." "Io ho cinquantacinque e mi sento un ragazzo."

Se un uomo è felice con una moglie e ha salute non ha nessun guaio.

"Ma chi c'è dietro a questo complotto... i ragazzi, i drogati, l'esercito, la marina, il club del libro del mese, chi diavolo c'è?" "La razza umana c'è. Il deterioramento dello spirito dell'uomo. L'uomo che sta minando sé stesso causando una voluta, maledetta, autoimposta autodistruzione. Eccola chi è." "La razza umana?"

D'accordo? Il disaccordo è raggiunto.

"Tu hai la forza." "Io ho la rabbia!"

Ora ti dirò una cosa che non ho mai detto a nessuno. Tu non hai il cervello per gli affari. E non credo che tu l'abbia per problemi seri. Per me sei sempre un bamboccio, un ragazzo viziato ma Dio m'è testimone, tanto volte penso a te e t'invidio. Tu non ci crederai. Non hai quello che ho io, ma quello che hai tu lo vorrei avere una volta, per un'ora sola, per sapere cosa vuol dire essere il preferito.