PROFESSIONE ASSASSINO (1972)

Mi hanno sempre divertito queste ridicole cerimonie per riabilitare i morti.

Sono rare le persone che possono permettersi le proprie regole di vita.

Quando è alle corde, risponde alle domande con una domanda.

"Dev'essere importante." "Lei ha detto ne riparleremo." "Ho detto forse ne riparleremo."

"Giochi per vincere, eh?" "Conosce qualche altro modo?"

L'assassinio è solo uccidere senza licenza. Tutti quanti uccidono. Il governo, i militari, la polizia.

"Hai mai sentito il termine meccanico usato con un altro significato?" "Sì." "Dove?" "L'ho sentito da mio padre. E' un croupier, uno che lavora al tavolo da gioco." "Niente altro?" "Certo. E' un killer... a pagamento."

C'è un'alternativa a qualsiasi cosa.

Ci sono killers e killers. E ognuno di loro ha un suo proprio codice personale. Farla franca dipende generalmente da dove e come lo si applica. Nella tua patria, nella patria di qualcun altro. Anche un killer può diventare un eroe. Di tutti questi eroi, la metà erano assassini. Napoleone lo era e così Pancho Villa, Genghis Khan e anche noi abbiamo il tipo nostrano come Billy Kid, Jessie James e John Dillinger. Sì, sono quasi famosi quanto i nostri venerati eroi.

Le persone che stanno al di fuori della legge spesso finiscono per diventare eroi.

Un'organizzazione sopravvive soltanto se i suoi membri sono disposti a sacrificare alcune scelte personali per il bene di tutti.

Ogni uomo ha il suo punto debole.

Vedi Napoli e poi muori.