Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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Il database contiene:
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TRUTH - IL PREZZO DELLA VERITA'
Anno: | 2015 |
Regia di: | James Vanderbilt |
Genere: | Drammatico |
"C'è un tema interessante che ricorre nelle inchieste che ha fatto... ed è l'abuso di potere." "Non mi piacciono i prepotenti."
Io mi ricordo quando dicevi sempre 'coraggio' alla fine della tua trasmissione.
"E' entrato nella Guardia per evitare il Vietnam?" "Non per essere cinica, ma chi è che all'epoca non cercava di evitare il Vietnam?" "Io."
Le notizie non pagano le bollette.
Mary dice che sei quello che mi chiama 'grande vecchio'.
Senti... apprezzo tutto il lavoro che stai facendo, perché fare domande è importante. Troverai chi dice che non è importante e comunque vada diranno che tu sei di parte ma... se smetti di fare domande è il popolo americano che perde. Ti sembrerà melenso, ma io ci credo, Mike... perciò non mollare.
Io non penso che avessi il diritto di avere tutto il potere che allora avevo. Avevo la facoltà di decidere chi sarebbe andato in Vietnam e chi non sarebbe andato in Vietnam. E' un potere eccessivo. Se ripenso a quei nomi, al fatto che forse ne ho determinato la vita e la morte, penso che... nessuno dovrebbe avere questo potere.
Dobbiamo trovare quel 'TH'.
Sono cazzate... perdoni il francesismo.
Noi vogliamo la verità. E' questo che cerchiamo e allora bisogna esporsi per farlo. Cercare la verità e accettarne le conseguenze.
"Quando mio padre cominciava a picchiarmi, io pensavo... non mi metterò a piangere. Non gli chiederò di smetterla di picchiarmi. Non gli darò la soddisfazione di fargli vedere che soffro e lui picchiava ancora più forte e allora mi dicevo io devo reagire. Prima o poi mi ribellerò. E non l'ho mai fatto." "Ora... ti devi ribellare ora."
"Senta, non le ho mai chiesto una cosa... perché ha scelto il giornalismo?" "Curiosità." "Nient'altro?" "La curiosità è tutto... e tu perché l'hai scelto?" "Per lei."
"Devi combattere." "Anche se il sistema è corrotto?" "Il sistema è corrotto da sempre e tu lo sai bene, ma tu devi raccontare la verità alla commissione." "Perché?" "Perché noi siamo così."
Cercheranno di coglierla in fallo. Quando fanno una domanda... risponda. Gli dica l'ora, non come costruire l'orologio.
"Mary? Sono Dan... dopo il terzo." "Ah... io sono alle prese con un cocktail di Chardonnay e Xanax, se può farti sentire meglio." "Tu... tu lo sapevi che '60 Minutes' è stato il primo programma d'informazione a fare soldi? Prima di allora, il settore notizie era un settore in perdita. Vedi, il governo dava alle reti le frequenze ma le dava solo a patto che queste fossero usate in qualche misura per il bene pubblico. Quelli erano i notiziari e loro facevano i soldi con qualcos'altro nel palinsesto ma riportare le notizie era un dovere. Era un obbligo. Quando Don Hewitt creò '60 Minutes' nel 1968 partì con altissimi indici di ascolto. Dio, era fantastico. Era... il pubblico guardava davvero i notiziari per interesse. e noi gli davamo quello che volevano. Io c'ero, Mary. Io c'ero il giorno in cui capirono che le notizie portavano soldi. Presto cominciarono a chiedersi perché non fare soldi anche con il notiziario della sera oppure perché al mattino non guadagniamo di più. Se intervisti uno di Survivor invece dei sopravvissuti al genocidio, le tariffe degli spot aumentano. Tra un pò, neanche le cercheremo più le notizie perché costa troppo. Noi... pagheremo qualcun altro per farlo e poi le leggeremo per lo spettacolo. Era un dovere pubblico, una volta. Te lo posso assicurare."
Fottetevi e addio.
Ora... voi davvero pensate che una persona che impiega così tanto tempo e precisione, poi si metta a scrivere dei documenti con Microsoft Word?
La nostra inchiesta voleva scoprire se Bush avesse assolto ai suoi obblighi. Ma nessuno vuole parlare di questo. Vogliono parlare di font, di contraffazioni, di cospirazioni nell'ombra perché questo è il metodo che si usa oggi quando un'inchiesta non piace. Si punta il dito, si sbraita, si contesta la tua idea politica, la tua obiettività, la tua filosofia di vita e si prega Dio che la verità vada persa in questa melma. E quando si arriva alla fine e tutti hanno scalciato e urlato talmente forte, nemmeno ci ricordiamo di cosa stessimo parlando.
"Hippy di merda." "Coglione di un marine."
Abbiamo condiviso tanto nei ventiquattro anni in cui ci siamo incontrati qui ogni sera. E prima ancora di dirvi buonasera come sempre, mi preme dire... grazie. Grazie alle migliaia di fantastici professionisti di CBS News passati e presenti. Persone con cui ho avuto l'onore di lavorare in tutti questi anni. E un profondo ringraziamento va a tutti voi che ci avete fatti entrare nelle vostre case sera dopo sera. E' stato un privilegio e vi assicuro mai preso alla leggera. A una nazione che ha ancora aperta la ferita per l'immane tragedia del 2001 e soprattutto a coloro che hanno vissuto più da vicino gli eventi dell'11 settembre. Ai nostri soldati, ai marinai, agli aviatori e ai marines sui campi di battaglia. A coloro che sono stati colpiti dallo tsunami... che hanno subito le conseguenze dei disastri naturali e che devono trovare la forza per ricominciare. Agli oppressi e a coloro che si trovano adesso ad affrontare difficoltà economiche o magari problemi di salute. Ai miei colleghi giornalisti impegnati dove raccontare la verità vuol dire rischiare tutto. E inoltre, a ognuno di voi... coraggio.