Ultimo aggiornamento:
07/01/2025
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ULISSE

Anno: 1954
Regia di: Mario Camerini
Genere: Storico
Maledetti voi, greci profanatori. E tu tre volte maledetto, Ulisse. Possa l'ira di Nettuno discendere su di te. Non avrai più pace e morirai negli abissi del mare.
Vedo già la donna che sta prendendo il posto della mia bambina.
Un eroe, eh? Ma li avete mai conosciuti gli eroi, voi? Agamennone, Aiace, Ulisse... quelli erano uomini.
Salute a te, Penelope... la tua bellezza supera ogni fantasia di poeta.
Chi è il padrone, adesso? Nettuno o Ulisse? Il Dio con la sua potenza o l'uomo con la sua astuzia?
Ci sono due diverse nature in me. Una che ama la casa, la famiglia, il focolare. E un'altra invece che ama i viaggi, il mare aperto, le forme di strane isole sconosciute, i demoni e i giganti.
Quante volte soffro di nostalgia per quello che non ho mai visto.
Gli Dei sono beffardi e non hanno pietà.
"Chi sei tu?" "Circe." "Circe la maga." "Che brutta parola... perchè non la Dea?"
La differenza tra una donna e l'altra non sta forse nella mente dell'uomo?
"Non rimpiangerli troppo. Non valevano molto. Erano dei piccoli uomini." "Per questo li amavo." "Finché tu vivi, non moriranno del tutto."
"L'Olimpo conoscerà un nuovo Dio... Ulisse." "Immortale?" "Questo è il mio dono. Il più grande dono che sia mai stato fatto ad un uomo." "No. Ci sono doni più grandi... nascere, morire, e nell'intervallo vivere come un uomo."
Solo chi ha paura conosce il valore del coraggio.
"La morte. Ecco la terribile eredità degli uomini." "Io l'accetto questa eredità. Non mi illudo neppure di cadere in battaglia o nel fragore delle tempeste. Basterà molto meno. Un brivido improvviso, un pò di freddo la sera e tuttavia questo... questo fragile ammasso di paura ha osato combattere un Dio e non è stato ancora vinto! E un giorno gli uomini parleranno di me e lo faranno con orgoglio perchè ero uno di loro."
Mortale caparbio... fiero di quel breve sogno che tu chiami la vita, innamorato delle tue debolezze e dei tuoi peccati, affascinato dalla morte. Contro una simile ostinazione, anche gli Dei sono senza potere.
Nausicaa... porterò le tue lacrime con me. In un mondo di male e di odio, sono parte dell'amore che ho trovato.