UN GENIO, DUE COMPARI, UN POLLO

"Ehi... io ti conosco." "Mi conosci?" "Sììì, tu sei lo scemo del villaggio. Ogni paese ne ha sempre uno e quando arrivo fa proprio come te."

"Cerco uno svelto con la pistola." "Svelto come?" "Beh, fatti conto, come uno che non spara mai per primo, ma se qualcuno gli spara non sparerebbe mai per secondo."

Ma che succede in questo gioco se uno ha quattro carte uguali?

"Credo che questa simpatica gente sia venuta qui per vedere il duello." "Ci sarà un duello?" "Eh, sai come succede qui nel west. Due escono fuori dal saloon e si mettono uno davanti all'altro, con le braccia lungo i fianchi. Uno dei due di solito sta a gambe divaricate. La gente spaventata si dilegua, mettendosi al sicuro. Ed ecco che lontano lontano una tromba si mette a suonare il canto della morte. Il resto è silenzio, solo il vento che soffia dal deserto." "Il resto te lo dico io: tra pochi minuti tu sarai l'uomo più morto che sia mai vissuto!"

Ho fatto un sogno veramente strano. Un raggio del sole nascente sfiorava le cime delle più alte montagne tanto che sembravano bagnate di sangue. Le vette gettavano lunghe ombre giù nella vallata senza confini e... nel limpido cielo si vedeva il volo disteso e calmo di un falco.

"Che cosa dovrei fare?" "Hai fatto il soldato?" "Sicuro, certo, come tutti i bianchi." "Con che grado?" "Disertore!"

"Che diavolo fai, giochi agli indiani?" "E' la moda, Bill. Quello che invece non va mai di moda è il testimone."

"Accidenti a te, l'ho mancato." "E' normale, si è mosso." "Che vuoi dire è normale?" "Che hai imparato a sparare al Luna Park, colpisci soltanto i bersagli fissi."

"Non ci conosciamo noi due?" "No, signore. Noi due veniamo sicuramente da posti diversi." "E che razza di posto è il tuo?" "Un posto dove gli uomini sono uomini." "Allora... io vi insegnerò a essere più che uomini, ovvero soldati del V cavalleria. E che fanno i soldati del V cavalleria? Affrontano il nemico senza paura, sorridono alla morte e accettano la tortura come se si trattasse di una bella donna. Vogliamo fare una prova?" "Quando vuole, signore." "Fatto male?" "No, signore." "Perché?" "Perché sono del V cavalleria." "Fatto male?" "No, signore." "Perché?" "Perché sono sempre del V cavalleria." "Fatto male?" "No, signore." "Perché?" "Perché non era il mio piede, era il suo."

"E' tutto merito del mio socio." "Ma se lui non sapeva niente." "Appunto, a lui le cose riescono meglio se non sa quello che fa."

Ci sono momenti nella vita... in cui uno crede che il denaro è tutto, poi però quando ce l'hai... t'accorgi invece... che magari non è così importante.