UOMO RAGNO

Per quanto possa essere amara la mia vita... e raramente dolce... è pur sempre stupefacente.

Un uomo può vivere per sempre se fa una cosa molto semplice. Mettere un piede davanti all'altro.

Qualunque cosa la vita abbia in serbo per me non dimenticherò mai questo semplice fatto. Posso avere qualunque pupa in città. È il mio talento. È la mia maledizione. Chi sono io? Baby, sono l'Uomo Ragno.

È morto. Non so, pensavo che ciò avrebbe avuto un qualche significato. Quando un uomo muore, anche un uomo come Goblin, dovrebbe sempre esserci un senso. Non dovrebbe essere solo un incidente, uno stupido, assurdo incidente. Bisogna che ci sia un senso, perché non si debba dire che viviamo inutilmente. Strano. Ero convinto che veder morire Goblin mi avrebbe fatto stare meglio. E invece mi fa sentire svuotato, finito, e forse un po' più solo.

"Romantico idiota! Era già morta quando la tela l'ha raggiunta! Lo spavento di una caduta da quell'altezza ucciderebbe chiunque prima di toccare il suolo! Ma la tua morte, amico mio, sarà più rapida dello shock prodotto da una caduta improvvisa!" "Ti sbagli, Goblin! Sei tu il bastardo che la pagherà! Ti prenderò, Goblin! Ti distruggerò lentamente, e quando mi pregherai di finire ti ricorderò una cosa. Che hai ucciso la donna che amo e per questo morirai!"

"Dal momento che non vivrai abbastanza per tradirmi, è giusto che tu apprenda l'identità di colui che ti ha sconfitto! E così, alla fine, Goblin si presenta. Osserva, Parker, bene e a lungo, questo è l'ultimo volto che vedrai. È il vero volto di Goblin, il volto di Norman Osborn!" "Quei lineamenti! Quel nome! Ma certo... tu sei imparentato con il mio compagno di corso! Tu sei il padre di Harry Osborn!"

Basta con le battute.

Cap:"I poliziotti. Ho idea ci siano... dei malintesi fra di voi." Spidey:"Non proprio. Quando mi vedono, mi sparano. Nessun malinteso."

Fai sempre quel che ti dice l'istinto. L'eternità è un tempo immenso per convivere con un errore.

Due grandi torri sono state abbattute. Accogliete la loro eco dentro di voi. Divenite le travi, il vetro, la pietra e l'acciaio di quelle torri, così che quando il mondo vedrà voi, vedrà anche loro. E innalzatevi come loro. Innalzatevi. Innalzatevi. Innalzatevi.

La fiamma dello spirito umano non può essere soffocata dalle bombe e dai massacri. Non può essere ridotta al silenzio o annegata nelle lacrime. Siamo sopravvissuti a peggio in passato. Porteremo questo fardello e tutto ciò che verrà dopo, perché è questo che fanno gli uomini e le donne comuni. In ogni circostanza. Questo non ci ha indeboliti. Ci ha solo resi più forti.

Cosa diremo ai bambini? Diremo che il male è una faccia straniera? No. Il male è il pensiero dietro una faccia. Che potrebbe assomigliare alla tua. Diremo loro che il male è tangibile, che ha confini, nomi, geometrie e destini precisi? No. Avranno già abbastanza incubi. Forse potremo dire che ci dispiace. Che ci dispiace di non averli fatti nascere in un mondo all'altezza dei nostri sogni. Che ci dispiace che la nostra voglia di gridare non sia uguale alla nostra disponibilità ad ascoltare. Che i problemi di popoli lontani sono responsabilità di tutte le persone con una coscienza, perché quei problemi potrebbero un giorno divenire le nostre tragedie. O forse, diremo semplicemente che li amiamo. E li proteggeremo. Che daremmo la nostra vita per loro, tanto è grande il peso del nostro amore. In un universo di videogame e DVD, forse, è un dono un po' troppo immateriale. Ma è il solo che laverà via le lacrime e chiuderà le ferite e farà del mondo un posto dove sarà possibile vivere.

La storia dell'umanità non si scrive con le torri, ma non le lacrime. Con la carne e col sangue. Con la voce che risuona anche dentro i peggiori tra noi e dice"Tutto questo non è giusto". Perché anche i peggiori tra noi, per quanto deformi, sono ancora umani. Hanno emozioni.

Il mondo civile sarà sempre indifeso di fronte ai folli, perché la nostra mente non può spingersi fin dove arriva la loro pazzia.

Ogni uomo... ogni donna... ogni nazione... ogni età ha il suo ragno. Tu sei stato il mio. Un grande peso, un grande... onore. Addio.

Ragno! Ragno! Bruciante di luce nella foresta della notte. Quale mano o occhio immortale può aver composto la tua tremenda simmetria? (Spyder, spyder burning bright! In the forests of the night what immortal hand or eye could frame thy fearful symmetry?)

Io sono Kraven... la belva. La mia mente è di furia e gloria. Il mio cuore è di fuoco e orgoglio. Il mio corpo è di grazia e potere. Io sono Kravinoff... l'uomo.

Morbius:"Non sopporto... di essere responsabile della morte di tutti coloro che mi erano vicini... non so se hai idea di cosa si prova..." Peter:"Solo nel senso che è la storia della mia vita."

"Sigh... hai le caratteristiche di un ragno, vero?" "Sì?" "Quando avrai quelle di un uomo, chiamami."

Ultimamente... è come... è come se non vincesse nessuno! Tutto attorno a me, la gente muore, si perde, distrugge la propria vita... e io... vorrei che almeno uno vincesse, capisci? Almeno uno.

"Ti è mai capitato di... cercare di fare del bene... e poi finire per rendere le cose peggiori? Mai pensato che forse il mondo starebbe meglio se tu non facessi nulla?" "Mio padre era un poliziotto. Diceva... che è questo che significa essere un eroe. Fare la scelta difficile. Senza nessuno, a parte te stesso, che ti dica che hai ragione."

E' così che funziona il mondo. Per ogni vita che si salva c'è un milione di nuovi modi per morire.

La pazzia, come la bellezza, è negli occhi di chi guarda.

Le donne sono impazzite?! Seriamente! O sono io? Perché tutte le donne nella mia vita sono pazze furiose…!

"Davvero, Gatta… davvero. Se sei arrabbiata con me per qualcosa che ho fatto o non ho fatto, mi spiace. Sono un verme. Tutti gli uomini lo sono. Ma ti prego, toglimi questa iella." "Zitto e sii uomo…"

Per questo Dio ha inventato il caffè… perché gli uomini possano parlare con le donne appena svegli.

I gigli non resistono all'inverno, ma una parte di loro sopravvive. E quando finalmente l'inverno cede il passo alla primavera, il sole prende quel seme e nasce un nuovo giglio.

"Come puoi sopportarmi, MJ? Non so nemmeno difendermi da un paio di bulli prepotenti." "Peter, non mi sono innamorata di te perchè sapevi spaccare la testa a Flash Thompson. Mi sono innamorata di te perchè potresti farlo. Ma non vuoi. Ti amavo perchè il tuo cuore era più forte dei suoi pugni."

Lascia che ti dica una cosa sulla speranza! La speranza ha tre figli: la rabbia per lo stato in cui sono degenerate le cose. Il coraggio di rimetterle a posto. E la sua terza figlia è la verità .

Toccare me, amare me... Amare me ti ha uccisa? Come un ragno che si arrampica dentro il corpo e depone mille uova cancerose, ti ho uccisa. E quegli ultimi preziosi momenti. Non li ho nemmeno condivisi con te.

Volete protezione? Volete sicurezza? Non cercate qualcun altro. Guardatevi dentro. Perchè quando si rinuncia alla responsabilità personale, si rinuncia al potere personale.

Le filastrocche non sono state create per i bambini. Il loro intento non era quello di calmare i bambini o insegnargli a parlare e a cantare. Erano avvertimenti, pronunciati da vecchi troppo timorosi di criticare apertamente i re e le regine che erano padroni del mondo. Avvertimenti ai bambini, nella speranza che i genitori ascoltassero.

Filastrocche. Facili da imparare, divertenti da cantare. Gli adulti le insegnano ai bambini. In genere parlano di animali e uova giganti. Insegnano ai bambini la sola cosa che rimarrà costante nelle loro vite. Il dolore.

Gli errori sono temporanei. Il rimpianto è eterno.

Una magra, silenziosa figura si perde nella notte, con la consapevolezza, infine, che da un grande potere derivano anche... grandi responsabilità !

I mostri sono tra noi. Sempre. Ma ci saranno sempre anche delle brave persone... e alla fine, nonostante tutto... i buoni vincono sempre.

Non voglio vivere... non voglio vivere in un mondo in cui gli uomini si uccidono gli uni con gli altri come animali.

Io non credo nella magia... io credo nella scienza.

"Non dire altro! Questo è un lavoro per il tuo amichevole Ragno-Scimmia di quartiere!".

Ho... ho fatto un... sogno di recente. Ho sognato che stavo morendo e tu eri con me, zia May. Ero spaventato... confuso... ma sapevo che tu mi avresti aiutato. E l’hai fatto. Mi hai detto che dovevo fare un viaggio. Era il mio destino, dicevi. ‘Che cosa devo fare?’, ti chiedevo. ‘Dove devo andare?’. E tu mi hai ricordato quel libro che mi avevi letto... tante volte... quando ero piccolo. Mi indicavi il cielo di notte... e sai che cosa dicevi? ‘Seconda stella a destra... e poi dritto fino al mattino.’ Ti ricordi? Come volavano Peter Pan e Gwendy, Michael e John... sopra la città e su... fino in cielo? E’ questo che voglio che tu faccia, zia May. Parti. Vola. ‘Seconda stella a destra...e poi dritto fino al mattino.’

Niente dura per sempre, amore mio, eppure... C'è qualcosa che il tempo non può distruggere! Forse è questo il miracolo del ciclo della vita... Il fatto che l'amore... E l'amore soltanto... è eterno.

Ammettilo Tigrotto... hai appena fatto centro!

"Salve, Mr. Fisk." "Oh, salve, Mr. Parker. Che posso fare per lei?" "Una sola cosa, Mr. Fisk. Morire."