Citazioni inviate da firestorm807

"Ho appena perso mia moglie!" "E io mia sorella! E Shane è morto! E Jim! E anche i miei genitori, probabilmente! E tutti quelli che conoscevo! I miei amici, la mia famiglia, i miei vicini, i miei colleghi... tutti quanti. Tutti nel nostro gruppo stanno affrontando questa cosa, siamo circondati dalla morte. È la morte che domina le nostre vite ormai, e non possiamo farci un cazzo di niente!"

"Che consigli potrò dare a questi... portatori del Sigillo?" "Non dare loro né avvertimenti né istruzioni; lascia che le loro azioni siano guidate dalla luce del Sigillo. Questo ridarà energia ai tuoi guerrieri. Li ricondurrà al loro scopo, e scacceranno l'apatia che li paralizza!" "Sarà la Cross-Generation!" "Sì. Il potere generato dal conflitto. L'energia che crea energia. Mentre i nuovi agiranno per i propri fini, allo stesso tempo soddisferanno i tuoi bisogni. E ti dico che potrai dare inizio a una nuova fase della creazione per alimentare i tenui fuochi del cosmo." "Sento già che diventa più caldo."

Il mondo andava avanti, come sempre. E anche le Meraviglie. Ma davanti a me c'era la mia eredità. Oh, le foto erano importanti. Hanno significato qualcosa. E forse dureranno per un po'. Ma Jen e Bethie. Maggie. Anche Marcia a Dallas. Sono ciò che importa. Che ha sempre importato. Non abbiamo fatto un brutto lavoro, vero, Doris?

Farò il mio lavoro. Mostrerò la verità. L'Uomo Ragno, gli X-Men, i Fantastici Quattro, Capitan America, tutti loro. Mostrerò alle persone il mondo com'è. Mostrerò gli eroi che stanno in mezzo a loro. Glieli farò vedere. Farò in modo che ci credano. Gli mostrerò che non c'è niente di cui avere paura.

Hulk è Hulk! E Hulk è il più affamato che c'è!

Vendicatori... smembrati!

Il mio senso zombi pizzica!

"Volevo chiederti, Jones, quando l'altro sopravvissuto ti ha chiesto di creare un'immagine del mondo che avevate perduto... non eri tentato?" "Prima lo sarei stato, McNider. Ma poi sono stato nel deserto, davvero solo. E laggiù ho visto la verità. E così, quando l'ho conosciuto eravamo due estranei. Vedi, lui era una marziano. E io un beatnik."

"Il tuo anello richiede forza di volontà, omino. Peccato io abbia distrutto tale volontà." "Mongul... mi hai rotto il braccio, mi hai rotto il ginocchio, ma la mia volontà è qualcosa che non romperai mai."

"Questo non è più il mondo in cui siamo cresciuti. Nulla è più bianco o nero. Tutto si è fatto... grigio." "Di cosa diavolo stai parlando?" "Mentre tu giocavi alla famiglia, io sono stato sommerso dalla geopolitica. Ho gestito una società di spionaggio chiamata Checkmate. Teoricamente combattevamo per la pace e la democrazia nel mondo, ma le cose che facevamo... Me ne sono dovuto andare. Voglio dire, in passato combattevano i nazisti e i comunisti allo stesso modo, Ora l'America è costretta a fare cose impensabili per sconfiggere una nuova razza di nemici." "Balle. I pezzi grossi di Washington non hanno mai avuto le mani pulite. Chiedilo ai sopravvissuti di Dresda o di Hiroshima. Erano gli uomini del mistero come te a lottare per qualcosa di migliore. Anche i malviventi guardavano con ammirazione Lanterna Verde. Eri un super-uomo ancora prima che ci fosse un Superman! A quel tempo il mondo sembrava avere un senso solo perché quelli come te determinavano lo standard!"

"Dobbiamo andarcene da questa palla di polvere e tornare sulla Terra. Pensi di potercela fare, lattina?" "Posso provarci." "Non posso credere a quel che sto per dire. Non esiste provare. Bla bla bla."

Signore e signori, vagabondi e straccioni! Zanzare dagli occhi incrociati e formiche dalle zampe incurvate! Vengo davanti a voi per starvi dietro. Per raccontarvi una storia di cui non so nulla. Una bella mattina, nel mezzo della notte, due ragazzi morti si misero a combattere. Schiena contro schiena, si fronteggiarono. Sguainarono le spade e si spararono. Se non credete a questa bugia, sappiate che è vera! Chiedete alla donna cieca all'angolo! Anche lei l'ha visto!

Che ci dici delle botte, della violenza? Non te ne stanchi mai? Voglio dire, non c'è un modo migliore per far funzionare le cose dello spaccare la faccia a qualcuno?" "Credetemi. Vorrei che la violenza non fosse necessaria. Ma la violenza è il prezzo che paghiamo per raggiungere un bene superiore. Essendo eroi abbiamo scelto di proteggere quel bene con le nostre vite."

Ciascuno di noi sa che non c'è la promessa di un lieto fine. Moriamo. Gli eroi... muoiono. Cap, Bucky, Thor, voi conoscete fin troppo bene la lezione. Anche Bill Foster la conosceva. E Janet, Clint. Il lavoro è questo. Il lavoro è questo. Il piano pensionistico per i supereroi è la morte.

E a casa, a New York, io avevo capito che l'era di cui mi parlava il vecchio Matt Hawkins era finalmente arrivata. Un'era di guerra, di dolore, di morte, ma anche di miracoli e scoperte scientifiche. Un'epoca di meraviglie, un'era di eroi. Rimasi nella mia città. A combattere i malviventi, gli assassini e le spie, e vidi altri eroi arrivare e sparire. E nonostante tutto... fu veramente la più grande delle epoche.

"La mia anima? Non sono sicuro di averne una. Se ce l'ho, è uno specchio della gente attorno a me." "In un certo senso, Jim Hammond, stai ancora imparando cosa vuol dire essere umano." "Perché dici questo, Aarkus?" "Perché tutti gli uomini e le donne sono uno specchio. È così che funziona l'identità. Quando funziona."

Fu nel 1945, nell'area di test di White Sands in New Mexico, che il fuoco trovò la sua espressione definitiva. E che gli dei finalmente si vendicarono per quello scherzetto tirato da Prometeo. È strano. Il fuoco non mi aveva mai spaventato. Mai dato problemi. Persino prima che scoprissi come far bruciare spontaneamente le cellule del mio corpo senza venirne consumato. Sono Tom Raymond. Toro. Ex spalla della Torcia Umana, ex soldato, ex cadavere. E per me, i problemi arrivano sempre dopo che il fuoco è stato spento.

"Aiutami, Flash! Salvami!" "Eccomi!" "Eccomi!"

Come sai, due oggetti possono occupare lo stesso spazio e lo stesso tempo, se vibrano a diverse velocità. La mia teoria è che nello stesso momento entrambe le terre sono state create in due universi simili! Vibrano diversamente, e ciò le tiene separate! Vita, costumi, anche le lingue, si sono evolute sulla mia terra quasi come sulla tua! Il destino ha fatto sì che ci fosse un Flash su ciascuna terra!

Più veloce di un fulmine nel cielo, della luce stessa, più rapido del pensiero, Flash è la reincarnazione di Mercurio alato... La sua velocità è lo sgomento degli scienziati, la gioia degli oppressi e l'incanto delle folle!

Arriva... Il Mostro arriva…

La città è nel mio DNA. I palazzi sono le mie ossa. Le strade sono le mie vene. E anche se mi distruggono e mi dissanguano, posso reggere ancora per decenni.

Come la bianca ala dell'albatros sul monotono respiro del Pacifico, così, vagabonda per vagare, va la vela del vero marinaio. Ieri come oggi, un giorno qualsiasi di questo gennaio-febbraio del 1915 che vede la fine di 'Una Ballata Del Mare Salato'.

"Questa è la mia isola! Il 'Monaco' muore ma non fugge!" "E va bene... Allora muori!" "Il 'Monaco' fugge ma non muore!" "Be' una soluzione ci sarebbe, muori a metà e arrenditi a metà."

"Corto Maltese, hai perduto una goletta e anche l'autorità sopra i tuoi uomini. Perché?" "Questioni di donne, capo! E per di più uno l'autorità ce l'ha fino a che non è costretto ad esercitarla."

"E lei crede veramente che questa sua fortuna sfacciata durerà per sempre?" "E come no, mia cara. Quando ero bambino mi accorsi che non avevo la linea della fortuna sulla mano e allora presi il rasoio di mio padre e zac... me ne feci una come volevo."

"Rasputin, ma cosa fai sempre con quel pistolin?" "Mi stai spiando, Maltese?" "Chi, io? Ma no, Ras, no! Lo sai che ti voglio bene. Sei arrabbiato?" "Vattene, Corto, oppure..." "Oppure che?" "Ti ucciderò!" "Ma non farmi ridere."

Sono l'Oceano Pacifico e sono il più grande di tutti. Mi chiamano così da tanto tempo, ma non è vero che sono sempre calmo. A volte mi secco e allora do una spazzolata a tutti e a tutto. Oggi per esempio mi sono appena calmato dall'ultima avventura. Ieri devo aver spolverato via tre o quattro isole e altrettanti gusci di noce che gli uomini chiamano navi. Questa qui, sì, questa che vedete, non so come sia riuscita a farcela. Forse perché il capitano Rasputin è uno che sa il fatto suo e i suoi marinai sono delle Isole Figi. Oppure perché hanno fatto un patto con il diavolo. Ma questo non importa ora. Oggi è 'Tarowean' il giorno delle sorprese. Giorno di Tutti I Santi, 1° Novembre 1913.

"Io scrivo romanzi d'avventura, quindi devo vivere l'avventura!" "Ah Ahh. Ti credevo più intelligente. Cosa vuol dire essere coraggioso? Il coraggio non si programma. Ho conosciuto dei vigliacchi che la paura ha reso coraggiosi."

L'uomo che riesce a vedere le piccole cose ha la vista limpida.

Io non sono Bruce Wayne. Ma in presenza di vittime, quando la città si è trovata in pericolo, ho fatto quello che Batman doveva fare. Ho agito da Cavaliere Oscuro. Al meglio delle mie capacità... sono diventato lui. E ho trionfato. Non come Dick Grayson. E non come Bruce Wayne. Ma come Batman.

Devo tutto a te. Non sapevo che fare della mia vita finché un uomo non si è messo una maschera e si è fatto chiamare Batman. Dovrei ringraziarti, ma ho più voglia di ucciderti, giusto un pochino. (Joker)

È buffo, come ci sia differenza tra il silenzio e la quiete. Il silenzio ha come un ronzio di sottofondo. Un'irrequietezza. Il timore di emettere un suono. La quiete è assenza. È riposo. Il silenzio è trattenere il fiato. La quiete è un respiro morbido. Oggi Gotham è quieta. Per la prima volta da che la conosco. Sta funzionando.

La gente è felice, e non lo era da molto tempo. Ad alcuni piace immaginare che le cose resteranno così per sempre. E anche se non voglio apparire cinico... mi sto davvero impegnando a non esserlo. Ne saresti fiera... sono in circolazione da abbastanza tempo per sapere che c'è sempre un'altra avventura che ci aspetta. C'è sempre un cambiamento che non prevediamo e un altro capitolo di storia da raccontare. Sono emozionato di vedere cosa avverrà nei giorni a venire. Credo che lo siamo tutti.

"Ora e per sempre, chiunque vorrà sapere saprà. Che Asgard e la Terra sono alleate. Attaccare l'una significherà incorrere nelle ire dell'altra. E sappiate, Vendicatori, una volta per tutte, che se mi chiamerete mi riunirò ai vostri ranghi." "Be', è una buona notizia, perché avrò bisogno di voi tutti per quel che verrà."

Il tempo è l'unica costante. Per i vivi non si ferma mai, per i morti non importa... e per i non morti? Per i non morti il tempo è una barzelletta di cui ridere!

Un uomo può vivere per sempre se fa una cosa molto semplice. Mettere un piede davanti all'altro.

"Suppongo che se ti sparo fermerai tutti i proiettili con i tuoi mutandoni, vero?" "Per quello uso i bracciali. Comunque, perché non lo provi e lo scopri da solo? Certo, dopo ti ritroverai castrato. Spero che questo non ti dispiaccia." "Che diavolo, bisogna provare tutto nella vita."

Ora usciamocene di qua e andiamo alla conquista del mondo che ho sempre sognato. Qui finisce Marny Bannister e prende vita una nuova donna, avida di ricchezza e di lussuria, SATANIK!

Il crimine non è mai casuale. Né lo è la redenzione. Uno sceglie di fare il male, proprio come uno sceglie di pentirsi ed affrontare le conseguenze dei propri atti.

Quei mostri da incubo mi hanno ricucito. Salvato. Certi bastardi danno loro la caccia. Non è la mia guerra, ma gli serve una mano. E io ne ho due, tutte e due con la voglia di uccidere.

Ho camminato su questa terra per centinaia di miliardi di chilometri, nel tempo e nello spazio, attraverso l'accecante luce dei campi elisi e le oscure profondità del pandemonio, dove i miasmi e la disperazione del caoplasma ricordano all'uomo quanto in basso possa cadere. Io sono lo Straniero Fantasma. E lo Straniero arriva quando c'è bisogno di lui.

Lanterna Verde:"Hai iniziato a navigare su Internet, vero?" Flash:"Ma è troppo lento."

Sento l'Universo. Il suo cuore. Lo sento fare respiri profondi. Lo sento ridere. Lo sento piangere. Le sue braccia mi prendono. Mi accolgono. Mi cingono. L'Universo mi sussurra all'orecchio. E mi dice grazie. Mi ringrazia per aver dato coraggio a uno dei suoi mondi. E io gli rispondo che non deve ringraziarmi, era il mio dovere. Sono Sodam Yat. Lanterna Verde del settore 1760. Sono nato sotto il sole di Daxam. Ora muoio al suo interno.

Qui Flash. Se state ricevendo questo, è probabile che siate già al corrente dei fatti. Degli anelli neri stanno riportando in vita i nostri cari e i nostri nemici. Ma queste Lanterne Nere non sono loro. E non sono invincibili. Lanterna Verde e il suo corpo si stanno occupando di eliminare la sorgente degli anelli. Quindi nel frattempo tocca a noi difendere la Terra. Queste cose sono attratte dalle manifestazioni emotive, sia positive che negative. Perciò, per prima cosa, controllatevi. Sì, Freccia, dicevo a te. Secondo, gli anelli neri sono vulnerabili se esposti a una luce intensa. Ovviamente qui ci vogliono le Lanterne Verdi. Ma anche alcuni di voi hanno poteri basati sulla luce adatti a indebolire questi anelli e distruggerli. Chiunque sappia emettere luce lo faccia senza risparmiarsi.

"Vivi ancora ogni giorno come se fosse il primo." "E tu invece, da quando sei tornato, lo vivi come se fosse l'ultimo. L'uomo più veloce del mondo era sempre in ritardo perché si fermava a fare amicizia con le persone che salvava. Trascorreva ore ad analizzare meticolosamente una scena del crimine per dare giustizia a una vittima che non ne aveva avuta. Rallentava e si riuniva al resto di noi ogni volta che poteva. Ora non ti fermi mai perché hai paura che la morte possa riprenderti con sé."

Mi chiamo Hal Jordan. Sono un agente del corpo delle Lanterne Verdi, settore spaziale 2814. Sono stato scelto perché non ho problemi a vincere la paura. Ma nel regolamento non si parlava della morte.

Quando facevo la fisioterapia, in palestra c'era questo cartello. Diceva:"Non importa quanto sia buia la notte, domattina il sole sorgerà". Ogni giorno mi alzavo due ore prima dell'alba. Sì, mi ci volevano due ore per salire sulla sedia, lavarmi e uscire a guardare il sorgere del sole. Eppure lo facevo. E anche oggi. Io amo la vita e ogni suo singolo giorno.

Or dai cieli gronda la notte più profonda/Che nutrendosi di luce nel buio vi conduce/Se la mia nera mano ghermirà un cuore umano/Privi di terreno affanno i morti risorgeranno

Se ho imparato qualcosa esplorando l'ignoto è che l'ignoto ha la pessima abitudine di diventare l'inaspettato.

"Ma come si uccide il proprio eroe?" "Con grazia e rapidità. Non voltarti mai indietro. La nostalgia è per i deboli. Combatti per il domani."

Non importa cosa ci riserva la vita o le scelte che dobbiamo fare, devi mettere un piede davanti all'altro e continuare ad andare avanti. Con un cuore puro.

"Quale sarà il piano diabolico e astuto di Deadpool? Bella domanda, cari lettori. Restate sintonizzati." "Non credo che andranno da nessuna parte, imbecille. Siamo solo a pagina sette."

"Voglio dire, se guardi alla parola 'figo' nel vocabolario, c'è una foto mia con un altro vocabolario aperto sulla mia foto." "Eh? Cosa?" "Oh, lascialo parlare."

"Volevo distruggere qualcosa di bello." "Ehi, quella viene da Fight Club." "Non dovete mai parlare del Fight Club!"

"Pagherai per la tua linguaccia!" "Oh, me lo dicono in tanti. Io sono il mercenario sboccato, nel caso non avessi visto il sottotitolo."

"Ehi, per quanto dobbiamo evitare di parlarne?" "Non so di che stai parlando." "Dai, lo sai benissimo cosa succederà se quel virus venisse scatenato sulla Terra. Ci saranno solo più zombi, e quelli che saranno mangiati dagli zombi moriranno tutti." "Tutti?" "Sì." "Dai, tutti no. Non quelli che fanno la coca." "Sì! Tutti!" "Non i ragazzi di ICarley. E Adam West? E Paula Abdul e quelli che fanno gli add-on al mio videogioco preferito post-apocalisse?" "Quale parte di tutti non capisci?" "Oh, mio dio! Devo riprendermi quella testa!" "Finalmente."

"Squadra uno, attaccate il dinosauro! Squadra due, formate una linea di difesa e respingete gli assalitori!" "Avresti mai pensato che un giorno avresti dato l'ordine 'Attaccate il dinosauro'?" "Sta zitto."

"Per la barba di Odino!" "Intende 'porca merda'."

"Basta! È tempo di distruzione!" "Dovremmo davvero trovarci un grido di battaglia tutto nostro." "Che ne dici di 'Mi getto nella mischia'?" "Uh. Ci dobbiamo pensare."

"Ehi, Cap. Qui tutto a posto. Come se la passa la nazione?" "Non ci sono dubbi, Falcon. La nazione trionfa!"

"Portatemi la maschera." "È pronta, maestro." "Sì, è perfetta. Mai più occhi mortali fisseranno Victor Von Doom. Da questo momento in poi, esisterà solo quello che sono diventato, esisterà solo IL DOTTOR DESTINO."

Dicono che i ricordi si formano nella mente di un fanciullo solo dopo i primi anni di vita, ma questo non è mai stato vero per me. No, Victor Von Doom ricorda tutto. Ogni momento di questa vita che mi ha messo duramente alla prova, senza però mai riuscire a spezzarmi... Ogni perdita, ogni sacrificio, ogni vendetta compiuta da queste mani, non potrei dimenticarli, anche se ci provassi.

Molto tempo fa, Bruce e Dick si scambiarono una promessa proprio qui. Lui diede a Dick l'opportunità di lasciarsi la sua vecchia vita alle spalle, la possibilità di assicurarsi che fosse fatta giustizia. Dick non fece la scelta più semplice. Non permise al dolore di vincere, lo usò. So che hai già fatto questa scelta. Questo giuramento non riguarda te... riguarda me. Io sono diventata Batgirl da sola. Ma il mondo, adesso, è diverso da allora. E io sono su questa sedia, come testimonianza. Dono a te, Stephanie Brown, la mia guida, il mio supporto. Finchè tu vorrai. Quando uscirai, la notte, non sarai sola.

Ogni giorno è una nuova possibilità per una scoperta. Ogni giorno è una possibilità per sorprendere. Ogni giorno ci dà nuove possibilità per sistemare le cose. E se vedi ogni giorno per quello che è, un'opportunità, e non un vicolo cieco, magari riuscirai a trovare te stesso.

"Che ne dici di una luna di miele nel Sahara verso il 1935? Ho promesso ad Antoine di fargli visita." "Che splendida idea. A che ora abbiamo il volo?"

Tutte le avventure cominciano come viaggi mal pianificati.

"Ora torniamo a Coast City!" "E una volta là?" "Faremo quel che facciamo sempre, faremo attendere alla morte un altro giorno!"

"Ce l'hai fatta. Ce l'hai fatta davvero. È un miracolo." "I miracoli non esistono. Ma Lex Luthor sì."

"Cosa mi diresti, se avessimo una normale conversazione? Se potessi dirmi qualunque cosa senza temere censure?" "Direi... che mi piacerebbe che fossimo altrove. So che siamo soldati e so che siamo in guerra contro gli invasori. Ma odio uccidere e vorrei non doverlo fare, e vorrei che fossimo altrove. È questa la debolezza che si aspettava?" "Penso che sia una risposta eccellente."

"Dovresti parlarne con qualcuno." "Di cosa?" "Del fatto che sei sempre arrabbiato. È male per la tua anima." "Non ho un'anima, me l'hanno strappata tanto tempo fa." "Pensavo che ti ricrescesse tutto."

"Mi hai mentito, Logan. E questo ti mette sulla mia lista nera. Non vuoi essere sulla mia lista nera, vero?" "Sono un mutante, Nicky. Sono sulla lista nera dell'umanità."

"Bruce... ha avuto una reazione eccessiva." "Ha ucciso ottocento persone. Una reazione eccessiva è gridare al cameriere quando il tuo filetto è cotto male." "Tutto è relativo, no?"

"Lei per caso, non è un nostro connazionale?" "Ah, no! Io non c'entro, ho un sacco di origini e tre o quattro nazionalità, ma non la sua."

La notte del 20 o 21 giugno sul Rio De La Plata si videro due lune calanti. Un caso curioso. Tutti sanno che si possono vedere due lune crescenti la notte del 13 di quel mese, ma non la notte del 20. Comunque nel giugno di quell'anno si videro molte lune.

"Ehi, Corto Maltese, cosa fai qui a Borges?" "Ho un appuntamento con Fosforito." "Con Fosforito? Sei strano." "Eh sì, possiamo capire con una donna." "Anche tu sei strana doppia crescente avanti le nuvole. E in più sono tre notti che non cambi." "Cosa vuoi saperne di come siamo o come sono? Qui a Borges sono doppia! E non abbiamo nessuna voglia di crescere, stiamo bene così!" "Ho conosciuto un altro individuo che non voleva invecchiare. Credo che si trovi sempre in Kensington Garden." "Lo conosciamo anche noi!"

"Corto, toglimi una curiosità. Sei mai stato innamorato e, se lo sei stato, di chi?" "Sì, tanto tempo fa. Buona notte Esmeralda." "Non mi hai detto chi è." "Il suo nome non ti direbbe niente."

Non sono nessuno per giudicare. So solamente che ho una antipatia innata per i censori, i probiviri. Ma, soprattutto, sono i redentori coloro che mi disturbano di più.

"Arrivi dopo quindici anni di assenza e già te la fai con truffaldini, ruffiani e prosseneti. Sei un'sentimentale'!" "Sì, sentimentalmente, tra mezzani e biscazzieri, donne allegre e gommisti, vino scabio e ginger ale mi sembra di essere caduto nella retorica del tango. Manca solamente la mamma."

Ammettendo che io abbia bisogno di una fede spirituale o di credere in qualche altra cosa... Perché dovrei scegliere Urga a la Mongolia piuttosto che una Corte Sconta Detta Arcana in Venezia?

Quando Venexia mia sora i tetti de le tue case/Una gloria de sol xe sparpagnada/Lassime dir se el paragon te piase/Che ti me par una bela tosa spensierata "A cosa stai pensando, Corto?" "A Eugenio Genero, un poeta vernacolo veneziano. Chissà perché in questo momento non riesco a pensare ad altro."

"Corto Maltese, la vostra faccia non mi è nuova. La devo aver vista in qualche altro luogo!" "Vi assicuro che è impossibile, la mia faccia non ha cambiato mai di posto, generale, è sempre stata con me!"

"Dio solo sa quanto è brutto vivere in un mondo senza avventure, senza fantasia, senza allegria. Dimmi che mi capisci, Corto!" "Ti capisco, Rasputin."

Una storia si può iniziare a raccontarla in diverse maniere e questa di Corto Maltese e del barone Roman Von Ungern-Sternberg, che era anche matto, può cominciare con una linea spezzata che vuol dire 'No' nel gioco dei 'King', ovvero il 'Libro Dei Mutamenti'. Il 9 in virtù del cambiamento diviene linea intera mobile. Da una linea forte nasce una linea debole e da una linea debole una linea forte e così abbiamo il segno di... di... non me lo ricordo più. Sto invecchiando, non mi ricordo... Ah, sì, il segno è Kui Me = la ragazza che va sposa. Non è un segno fortunato!

"Sarebbe bello vivere una favola." "Ah sì, sì... Ma tu vivi continuamente nelle favole, solamente non te ne accorgi più. Quando un adulto entra nel mondo delle fiabe non riesce più a uscirne. Non lo sapevi?" "No, sì. Forse siamo in ritardo, oggi è il 34 Dicembre e il primo dell'anno non è ancora arrivato." "Ah sì, sì... Ma anche Natale è arrivato il 27, qui a Venezia gli anni sono sempre un poco più lunghi."

Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in Calle Dell'Amor Degli Amici; un secondo vicino al ponte delle Maravegie; un terzo in Calle Dei Marrani a San Geremia In Ghetto. Quando i veneziani (qualche volta anche i maltesi) sono stanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e, aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie.

"Ma, allora... lei è un 'Iniziato'." "No! Sono solamente informato. Io non credo né ai dogmi né alle bandiere."

"Questo smeraldo esiste veramente oppure è una favola?" "Ah, questo non lo so. Io, comunque, credo nelle favole."

"State sempre edificando templi alla virtù e oscure prigioni al vizio?" "E lavorare al bene e al progresso della patria e dell'umanità. Voi parlate come un fratello, siete per caso un Libero Muratore?" "No. No. Spero di essere solamente un libero marinaio."

"Vi siete fatto male? Come siete caduto?" "Cado spesso un poco dalle nuvole."

"Sono preoccupato per te, Remy. Sei un romanticone. Hai una perversa debolezza per la galanteria. Un ladro dovrebbe essere pragmatico, senza sentimenti. Non dovrebbe correre a salvare damigelle in pericolo né sprecare il proprio tempo ad assicurarsi la redenzione con buone azioni da due soldi." "Buone azioni come l'aver salvato un orfano da un contratto di schiavitù?" "Quello era diverso. Io..." "T'en fais pas, padre. Non ti preoccupare. Sei un maestro migliore di quel che pensi."

"Le zucche di Hobgoblin contengono abbastanza gas da stendere un branco di elefanti." "Ahhh, il vecchio trucco del gas nelle zucche di Hobgoblin. Molto Golden Age. Molto Steve Ditko." "Cosa?" "Niente."

"Razza di dilettanti di serie B. State scherzando, vero?" "Serie B?" "Diglielo. Abbiamo due albi in uscita questo mese." "E un altro il mese prossimo."

"Lo vedi anche tu o è solo una delle mie visioni?" "Complimenti! Fai sapere al mondo delle tue visioni!" "Gaffeur!" "Vuoi dire il Punitore sull'aliante di Goblin col copricapo dell'Unicorno e la protesi di Klaw?" "Sì! Bene. Siamo a cavallo."

"Squadra di Demolizione, facciamo piovere!" "Bello slogan!" "Via, è preso di peso dai 'Guerrieri della Notte'. Ricordi la scena degli Orphans?" "Già."

"Sembra tutto molto 'Arma Letale'." "Uno o due?" "Aveva un sequel?"

"Non ci vuoi presentare la tua ragazza prima che gli facciamo uscire il cervello dal naso?" "Certi mi chiamano Deadpool. Certi mi chiamano il gangster dell'amore. Certi mi chiamano Eros, perché sono il dio dell'amore." "L'hai voluto tu."

"Perché l'hai fatto?" "Perché l'avresti fatto tu e questa è la mia serie." "La tua cosa?" "Niente."

"Okay, gente. C'è un nuovo sceriffo in città. E si chiama Deadpool." "Pensi che abbiano capito la citazione da '48 Ore'?" "Io non l'avevo capita. Era da '48 Ore'?"

"Non dovresti essere fuori a combattere uno dei tuoi molti nemici tipo, non so, l'Avvoltoio? Quanti anni ha quello, novanta?" "Poco più di settanta e questo è razzismo per via dell'età." "E quello Stilt-Man? 'Salve a tutti, sono molto alto. Combatto sui trampoli'." "Sembri sapere parecchio su di me" "E che diavolo è un Gibbone?" "Basta. Basta. Ho alcuni posti da controllare dove potrebbe nascondersi Lapide. È probabile che sia stato avvertito." "Ah, e per la cronaca: anche Lapide è uno dei miei nemici." "Avvertirò i media." "Sì, 'Arturo'. Bel film. Se hai intenzione di iniziare a citare i film, hai scelto l'uomo sbagliato. E 'Questo è un fatto, Jack'." "Volete piantarla voi due?" "Ha iniziato Mister Sovraesposizione." "Non sono io che ho deriso la tua galleria di nemici, oh scusa, quale galleria di nemici?" "Uh-oh. Avete sentito? Mi sembrava attività cerebrale!" "Con un muso come il tuo, immaginavo che avessi una maschera di riserva." "Certo, c'è anche Kangaroo." "Basta, ci dividiamo. Vi scrivo gli indirizzi."

"La busta è fatta di carta di cotone. C'è uno stemma impresso sopra." "Riesci a sentirlo? Wow, devi piacere un sacco alle donne."

"Mister, non ho tempo per parlare. Inizia a parlare o ti taglio a fettine." "AH-AH-AH-AH. I Vietcong mi hanno infilato stecche di bambù sotto le unghie. La Legione Straniera francese mi ha messo la garrota. Mi hanno scaricato seimila volt di elettricità nelle gonadi. Credi che parlerò?" "Ughhh, chi ti ha fatto la cosa delle gonadi?" "Io stesso." "Okay. Ho una proposta per te." "Non ho quei gusti, ragazzo." "Non ti sopravvalutare, nonno."

"Posso aiutarla?" "Siete 'La Rivista Del Mercenario', vero?" "No, questo è 'Il Mio Gatto'. Ma è che ci piacciono tanto le tute mimetiche e gli AK-47." "Vorrei parlare con il vostro caporedattore riguardo a un annuncio." "Oh, ha lasciato un messaggio in segreteria prima riguardo a una richiesta di riscatto? Perché non ci è più permesso pubblicare quegli annunci. L'FBI è molto sensibile al riguardo col nuovo Presidente." "Non ero io quello." "Lavora per il tribunale?" "No." "È un ex impiegato arrabbiato?" "No." "È nella stanza qui dietro."

"Ho un appuntamento per farmi la ceretta." "Perché sprecare soldi? Lasciami prendere fuori la spada."

"Deadpool è una carogna omicida, ma è un professionista. Altrimenti basterebbe dare un calcio alla porta e iniziare a sparare." "Aspetta. Sta facendo un'altra telefonata." "Spero non altro sesso telefonico." "Pizza." "Grazie a Dio."

Impari a conoscere te stesso solo osservando il tuo riflesso negli occhi degli altri. Non puoi vedere il tuo vero volto nel vuoto. Tu non puoi amare nel vuoto. Né soffrire, uccidere o provare piacere. Non puoi metterti alla prova quando sei solo. Puoi solo gongolarti nell'illusione della perfezione. Di quello che pensi di essere. Senza che ci sia qualcuno o qualcosa che ti dimostri il contrario.

Non è una qualche lotteria cosmica a decidere il nostro fato, è una macchina cigolante alimentata dalla corruzione, dall'avidità, dal fanatismo, rifornita dal mondo intero, dai nostri cosiddetti leader, da noi stessi. E noi siamo tutti carne nei suoi ingranaggi.

In una società civile, le ore e i minuti sono il grande equilibratore. Rubano il futuro a ricchi e poveri indistintamente, dagli uomini più grandi ai più modesti. Comprendendo questo, ci arrendiamo con umiltà, e con riluttanza, alle lancette del tempo.

Batman ha fondato gli Outsiders perché ci sia sempre un "Batman" anche al di fuori di Gotham City. E per quanto egoistico possa sembrare, sperava che un team di persone, ognuna incarnazione di un diverso aspetto della sua personalità, potesse fornire una risposta migliore alle forze del male, rispetto all'azione solitaria di individui, per quanto dotati di abilità particolari. Questi soggetti, riuniti, dovevano formare una singola unità in grado di combattere le tenebre. Batman aveva capito che non aveva alcun senso salvare una sola città dall'abisso. E che era necessario un approccio su scala globale. E ha voluto che tutti voi diveniste parte di questo suo progetto per salvare il futuro.

Archi di luce in una notte così gelida e dopo una giornata così piena di morte sono stati quasi d'ispirazione. Questa città sembrerà anche una prigione, ma oggi è stata una guida, un santuario. Che ci ha protetto tutti. I migliori e i peggiori tra noi. In questo secondo mese d'inverno, in questo tempo di tribolazioni. Ogni giorno è una battaglia e un miracolo.

"Le ricchezze muoiono. Gli amici muoiono. Un giorno morirai anche tu. Ma quello che non morirà mai è il giudizio su come hai passato la vita." (Havamal, Le Tradizioni Del Norvegese)

È facile dimenticare che il mondo è un bel posto. Penso spesso che questo sia uno scherzo crudele che ci giocano gli dei. Ti mostrano paesaggi mozzafiato e mari scintillanti, fragranti frutteti di mele e colline verdi così incontaminate che esiti a camminare sull'erba. Ma raggiungere quel mondo è una tale lotta sanguinosa. Solo per soddisfare la necessità basilare di terra e cibo. Solo per arrivare da qua a là senza che qualche stronzo cerchi di sgozzarti o tassarti o rapire il tuo amico o incendiarti la casa.

Sono un uomo libero. Corro col vento alle spalle. E quando sentite il crepitio del fulmine, quando il mare sale e si infrange, quando le foreste gemono, quando la terra stessa vi trema sotto i piedi, sappiate che gli uomini del Nord sono arrivati.

Non è la fine; è l'inizio del futuro.

Sono l'unico che ricorda le terre infinite. Vedi, io so la verità. Ricordo tutto ciò che è accaduto e non lo dimentico. Mondi hanno vissuto, mondi sono morti. Niente sarà più lo stesso. Ma quelli sono stati grandi giorni per me, avevo un amico, ai vecchi tempi. Davvero. Era Anti-Monitor. Lui voleva darmi un mondo da governare. Ora è morto, anche lui. Ma va bene. Vedi, a me piace ricordare il passato, perché quelli erano tempi migliori di adesso. Voglio dire, preferirei vivere nel passato, tu no? Voglio dire, niente è più certo. Niente è più prevedibile come lo era un tempo. Oggi n-non sai mai chi morirà e chi vivrà.

Monitor una volta mi ha detto che la vita non deve mai fermarsi. Deve sempre andare avanti. Non dimenticheremo mai il passato, ma dobbiamo guardare al futuro, perché è lì che andremo a passare il resto della nostra vita. Non so voi, ragazzi, ma non vedo l'ora di sapere cosa ci porterà il domani.

Barry è morto per salvarci. Voglio che Flash, il suo Flash sia ricordato. Ho iniziato la mia carriera da supereroe indossando il suo costume. Avevo cambiato solo per stabilire una mia propria identità. Non ne ho più bisogno. Jay, non sono più Kid Flash. Da oggi in poi Flash torna a vivere!

"Meglio affrontare l'ignoto che morire qui da solo." "Non preoccuparti, giovane Superboy. Dove andremo non ci sarà paura, solo pace, una pace eterna."

Benvenuti nell'universo di Anti-Materia. Benvenuti alla vostra fine! Dalla mia nascita, dieci miliardi di anni fa, non ho mai conosciuto sconfitta. Migliaia di universi prima del vostro sono morti senza opporre resistenza. Ma voi vi rifiutare di morire. Voglio allargare il mio universo di Anti-Materia, per sostituire tutti gli altri universi col mio. Mille vittorie inutili, perché voi avete combattuto contro i miei sforzi per distruggervi. Un solo universo, protetto da un solo, piccolo e insignificante pianeta. Un gruppo di umani riesce a vincere laddove poteri inumani hanno fallito. Vi faccio le mie congratulazioni. Riconosco la vostra perseveranza. La vostra volontà di vivere è incredibile.

All'inizio erano molti. Un'infinità di universi. Freddo e buio per così tanto tempo che perfino la luce era impercettibile. Ma poi la luce crebbe e il Multiverso tremò e l'oscurità urlò, di dolore e sollievo. Perché in quell'attimo nasceva un Universo. Un Universo con grandi mondi orbitanti intorno a soli roventi. Un Universo rinato all'inizio del tempo. Che era stato molti ed è diventato uno.

L'energia esplode dentro di lui! Si fa strada nel suo essere, nella sua mente, attraverso ogni suo atomo. Lo Spettro urla di dolore... è un conduttore... più energia gli si riversa dentro, più potenza scorre attraverso di lui! Vede mondi che non sono mai esistiti e non lo saranno mai! Vede forme e colori e schemi e concetti mai sognati neanche dal suo signore! E lo Spettro urla di nuovo! E l'Universo esplode attorno a lui. E dall'alba della creazione arriva la morte... è la fine di tutto ciò che è stato.

Forse è tempo che io ricordi a tutti che cosa stiamo facendo qui. Siamo venuti qui non solo da paesi diversi, ma da mondi diversi! Non tutti crediamo nelle stesse cose, almeno non in campo politico. Ma va bene. Abbiamo il diritto di pensarla diversamente. Ma adesso, dobbiamo dimenticare tutte queste differenze. Vedete, non stiamo combattendo solo per la nostra vita, ma per la nostra libertà di pensare come facciamo, di agire come facciamo, di essere ciò che vogliamo essere. Potrà sembrare troppo sentimentale a qualcuno di voi, e forse lo è, ma è questa la libertà, e penso che dentro di voi, non importa da dove veniate, non importa in cosa crediate, o quali idee politiche seguiate, voi lo credete. Tutto qui, amici, noi combattiamo per proteggere la vita e la libertà, perciò facciamo del nostro meglio, eh?

Questo Flash è morto, Barry Allen, morto salvando più di un universo da un destino crudele. È morto combattendo per quello in cui credeva. E così è morto, senza rimpianti. Sebbene la sua morte sia ignota a tutti tranne che a uno, sarà ricordato... Non vi preoccupate, sarà ricordato.

C'è speranza, c'è sempre una speranza. Tempo di salvare il mondo! Tempo, indietro nel tempo. Fai ciò che devi, dobbiamo salvare il mondo... dobbiamo salvare il mondo.

Non ho scelta. C'è in ballo più della mia vita. Tutto ciò che ho a cuore, tutto ciò che abbia mai avuto a cuore, le vite della gente che è sulla Terra e in tutto il nostro universo, nel presente e nel futuro, è per questo che sto combattendo, ora! Unhhh, sento che sto rallentando, le mie gambe sono rigide e stanche. Ma non posso cedere al dolore. Devo continuare a correre, più veloce di quanto abbia mai fatto prima. Correre contro il flusso dell'Anti-Materia, per far tornare quelle energie dentro la macchina. È buffo come la tua mente vaghi quando... quando sei così vicino alla morte da sentirne l'odore. Mamma e papà, non potete sentirmi, ma vi amo tantissimo. Iris, lontani per così tanto tempo, insieme per così poco, ricordati di me, Iris, ricordati di quanto ti ho amato. Fiona, Wally, Dexter, Ralph, Sue, Hal, tutte le persone che ho amato... Dio, fa male, fa così tanto male. Perdonatemi per avervi lasciato come ho fatto, cercate di capire, vi prego, provateci.

Mi mancherai. I giorni ora sembreranno più corti e le notti più lunghe. A volte dimentico quanto siamo mortali. Non penso che lo dimenticherò mai più. Ricordo quando sei arrivata sulla Terra, una ragazzina di quindici anni, piena di vita e di speranze. Linda Lee, nascosta in quell'orfanotrofio, ti esercitavi con i tuoi poteri, in segreto, ogni notte. Dio, mi ricordo quanto sono stato fiero di te il giorno in che abbiamo rivelato la tua esistenza al mondo. E ora, Kara, ora sei morta. E io ti piango. Continuo a vivere, ma non deluso e triste. No, ancora con la speranza che i sogni condivisi da noi due e da tutti gli altri, quelli che hanno poteri speciali, e soprattutto quelli che non ne hanno, quei sogni di pace e felicità possano diventare realtà. Continuiamo a vivere, ricordando e onorando il passato, ma sempre guardando al futuro. Addio Kara, Linda Lee, Supergirl, mi mancherai per sempre.

"Avanti, Kara, non arrenderti. Ce la farai. T... Ti prego, resta con noi." "Io... non posso. M... Ma va bene, sapevo cosa stavo facendo. Volevo... volevo che ti salvassi. Sei così importante per me e per il mondo." "S-Sei riuscita a distruggere le macchine." "Grazie al cielo, i mondi hanno una speranza di sopravvivere. S-Stai piangendo, ti prego, no. Mi hai insegnato a essere coraggiosa, e lo sono stata. Io... ti voglio così bene per quello che sei. Per come... sei buono."

E ora lasciate che mi presenti come si deve. Io sono MONITOR! E vi ho riuniti qui perché i vostri universi stanno per morire!

"Temo che questa sia la fine." "Ultraman, aspetta? Cosa fai?" "Quello che ho fatto per tutta la vita. Combatterò sino alla fine!"

Non capite che non serve a niente correre? O forse capiscono. Vedono il loro mondo distruggersi, scomparire di fronte ai loro stessi occhi terrorizzati. Diecimila anni di civiltà rubati senza un motivo e senza alternative. Oh, lo capiscono fin troppo bene. Ma corrono perché temono che le preghiere non siano abbastanza.

In principio c'era solo una singola infinità oscura. Freddo e buio per così tanto che perfino quella luce bruciante era impercettibile. Ma la luce crebbe e l'infinito tremò, e l'oscurità infine... urlò, come se sentisse insieme dolore e sollievo. Perché in quell'istante nacque un Multiverso. Un Multiverso di mondi vibranti e moltiplicati, un Multiverso che sarebbe potuto essere uno e divenne molti.

Ecco la fredda, dura verità, Bats. Non ti odio perché sono pazzo. Sono pazzo perché ti odio. E la tua morte, preferibilmente ma non necessariamente per mano mia, significherà la fine del mio regno di terrore su Gotham. Quando non ci sarai più, smetterò di fare del male alle persone che neanche conosco. Smetterò con il caos e la morte. Mi rinchiuderò in un ospedale e finirò i miei giorni fissando il muro, strafatto di farmaci che mi lobotomizzeranno a tal punto che avrò bisogno di cateteri e colostomie in ogni buco per non ritrovarmi piscio ed escrementi ovunque. Te lo leggo in faccia che ti ho deluso. Ma sei un ragazzone forte che ha evidentemente una certa familiarità con delusioni e disillusioni, quindi ho fiducia che tu possa sopravvivere a questa rivelazione: sì, voglio ucciderti. E poi? Poi entrambi saremo finalmente liberi.

Un dottore ad Arkham una volta mi ha descritto lo stato mentale di Joker. Immagina di provare a risolvere l'equazione matematica più difficile al mondo, mentre sei circondato da sei televisori a dieci centimetri dalla tua faccia, tutti sintonizzati su canali differenti, tutti che cambiano canale velocemente, tutti con il volume al massimo. Ecco com'è essere Joker.

"Se il mio Perseo non avesse ucciso la bestia tempo fa, il potente Zeus avrebbe comandato Poseidone di scatenare Ceto su questa spregevole isola di mortali." "Forse intende il Kraken?" "Il Kraken è una figura della mitologia nordica. Ceto è la versione greca." "Ma in 'Scontro Di Titani'..." "Si sono inventati un sacco di roba per quel film. Come il gufo meccanico." "Bubo non è reale?"

Un re chiese a sei ciechi di esaminare un animale di cui non sapevano niente. Un elefante. Non erano stupidi. Erano uomini brillanti. Ciascuno di loro toccò una parte della bestia. Quando ebbero finito, furono chiamati dal re per spiegare cosa fosse un elefante. Il cieco che gli toccò la coda disse che era "una fune". Quello che gli accarezzò il ginocchio disse "una colonna". Il fianco "un muro". La zanna "un tubo". La proboscide "un ramo di un albero". E l'ultimo che gli aveva sfiorato l'orecchio, sosteneva che fosse "un ventaglio". Non c'era accordo. La discussione fu così accesa che iniziarono a lottare tra loro. Si sarebbero ammazzati se il re non fosse intervenuto. Il re aveva dimostrato la sua teoria. Chiunque vede le cose in un solo modo, non conoscerà mai tutta la verità.

Per come la vedo io, i suoi genitori facevano parte del mondo dello spettacolo, padron Richard. Quelle sono le sue radici. Provi a pensare al suo ruolo nei panni di Batman non come a qualcosa di commemorativo, entrambi lo sappiamo che lui lo odierebbe, ma come a una performance. Pensi a Batman come a un grande ruolo, tipo Amleto o Willie Loman... o anche James Bond. E lo impersoni come meglio le riesce.

"Avrai il mio rispetto se saprai guadagnartelo, dico solo questo." "Datti una calmata, Robin. Posso sempre rioffrire a Tim Drake il suo vecchio lavoro. Batmobile: in quota. Pronto a testare i paramantelli? Eccoci qua. Batman e Robin. Di nuovo insieme per la prima volta."

"Qualche anno fa abbiamo deciso che eravamo stufi di guardare il mondo musulmano farsi a pezzi da solo, e ancor di più di guardare gli occidentali fare le loro crociate con una bomba intelligente in una mano e un latte macchiato nell'altra. Perciò abbiamo formato i Metalhead Jihad." "Porca merda." "Precisamente."

Non tutte le rivoluzioni iniziano con uno scoppio. Talvolta basta un sussurro. È il primo requisito di un buon piano. Col sangue non diventi un principe, né edifichi un impero.

Che io sia sveglio o dorma. Che sia sano o pazzo. Combatto. È questo quello che sono. È questo quello che faccio. Creo gli spettri. Ho seppellito tanti amici. Ho seppellito troppe persone amate. Ho creato abbastanza fantasmi da riempire sette inferni. Forse questo è il mio inferno. Conflitti. Odio. Sangue. Morte. Spettri.

Vendicatori! Adesso ascoltatemi! Ascoltatemi! Non importa che tipo di uomini siete stati fino a ora, ma adesso gli dei hanno scelto te, te e te per condurre, per combattere insieme. Sì! Tutti voi! Da questo momento in avanti, se decidete di comportarvi da bambini, sarò ciò che siete! E io vi sculaccerò come bambini! Ma se agirete da uomini, da uomini nobili, verrete trattati come tali.

"Come può essere che Michael fosse il buono e noi i malvagi? Allora le nostre mani sono macchiate del suo sangue innocente! Se è così, mi duole doverlo sapere!" "Hai un lavoro da svolgere, dottore! I tuoi pazienti ti attendono!" "Sì, devo mettermi all'opera." "Concentrati, dottor Blake! Guariscili, e mentre lo farai il ricordo di ciò che ti ho detto svanirà! Così ordino!" "Sì, svanirà." "Non ricorderai nulla delle terribili azioni che abbiamo commesso. Tu e gli altri crederete che i Vendicatori abbiano trionfato quest'oggi, ma io ricorderò... per sempre!"

"So che può sembrare sciocco, ma lì per lì..." "Non devi scusarti, Iron Man. La tua decisione era tatticamente valida." "Certo. Quante volte siamo andati a salvare il mondo sui mezzi pubblici?"

"Mi sembri a disagio, Thor!" "Sì, Wanda, e parecchio! Questa casa di culto cristiano non ha alcun riguardo per l'asgardiano dio del tuono!" "Invece dovrebbe?" "No, signora! Nemmeno mio padre, il potente Odino, chiamato l'onnipotente, pretende di possedere la divinità suprema! Eppure, sembrerebbe che molti considerino la mia sola esistenza un'offesa a questo edificio!"

Qualunque cosa la vita abbia in serbo per me non dimenticherò mai questo semplice fatto. Posso avere qualunque pupa in città. È il mio talento. È la mia maledizione. Chi sono io? Baby, sono l'Uomo Ragno.

È morto. Non so, pensavo che ciò avrebbe avuto un qualche significato. Quando un uomo muore, anche un uomo come Goblin, dovrebbe sempre esserci un senso. Non dovrebbe essere solo un incidente, uno stupido, assurdo incidente. Bisogna che ci sia un senso, perché non si debba dire che viviamo inutilmente. Strano. Ero convinto che veder morire Goblin mi avrebbe fatto stare meglio. E invece mi fa sentire svuotato, finito, e forse un po' più solo.

"Romantico idiota! Era già morta quando la tela l'ha raggiunta! Lo spavento di una caduta da quell'altezza ucciderebbe chiunque prima di toccare il suolo! Ma la tua morte, amico mio, sarà più rapida dello shock prodotto da una caduta improvvisa!" "Ti sbagli, Goblin! Sei tu il bastardo che la pagherà! Ti prenderò, Goblin! Ti distruggerò lentamente, e quando mi pregherai di finire ti ricorderò una cosa. Che hai ucciso la donna che amo e per questo morirai!"

"Dal momento che non vivrai abbastanza per tradirmi, è giusto che tu apprenda l'identità di colui che ti ha sconfitto! E così, alla fine, Goblin si presenta. Osserva, Parker, bene e a lungo, questo è l'ultimo volto che vedrai. È il vero volto di Goblin, il volto di Norman Osborn!" "Quei lineamenti! Quel nome! Ma certo... tu sei imparentato con il mio compagno di corso! Tu sei il padre di Harry Osborn!"

È questo il bello della libertà, Sam. Non sai mai che succede dopo. E l'unico modo per capire come funziona la libertà è lavorarci su.

Mi spiace avere solo una vita da donare al mio paese. Mi spiace non sapere perché se la sono presa. Libertà o morte.

Non chiedetevi cosa il vostro paese ha fatto per voi. Chiedetevi cosa il vostro paese ha fatto a voi.

Il mondo mortale è puntellato in ogni dove dalla vostra infinita voglia di conoscere. La vostra capacità di dubitare è la fonte della vostra forza più grande. Un altro aspetto dell'immortalità è che spesso ci rende indifferenti. Quello che abbiamo visto per noi resta tale. E dopo un migliaio di anni crediamo che non ci sia niente oltre quello che abbiamo visto. Ed è questo che mi ha spinta a te. Poiché nei tuoi occhi potessi vedere ogni alba come qualcosa di nuovo. Come se fosse stata la prima volta. Hai eccitato il mio cuore, svegliandomi da un sonno durato anni. Comprendi, puoi comprendere la portata di questo dono?

Nell'Universo c'è un'arma più potente di ogni altra. Non esiste cosa più agognata, temuta, amata e odiata. Solo un pazzo, o l'uomo giusto, oserebbe possedere il Marchio delle Stelle.

Dammi un mese e ti consegnerò il peggior gruppo di bastardi che si sia mai visto al mondo. Ti darò Howling Commandos pronti ad abbaiare alla luna e ad addentare il sole. Nick, dammi un mese e ti farò un dannato esercito.

Ero passato da sfigato a fenomeno di massa nello spazio di sei mesi. Mi rifugiavo nei supereroi perché la mia vita reale era noiosa. Ma ora era diventata eccitante come quella di Peter Parker o Scott Summers. Avevo dato il via a un trend, e ora in tutto il paese una serie di imitatori si mettevano in costume e andavano a combattere il crimine perché io l'avevo fatto diventare di moda. Avevo rimodellato il mondo come avevo sempre desiderato che fosse, e non si può volere niente di più.

"Ma perché un cazzo di nerd di fumetti ce l'ha con me? Non ha senso. Perché te la prendevi con i miei uomini, stronzo?" "Semplice. Avevamo bisogno di un cattivo."

Sono Kick-Ass! E non sono gay!

"Non uccido nessuno, io. Sono un fottuto supereroe." "Oh, ma va' a cagare. Dove credi di essere, nella Silver Age?"

Settant'anni di fumetti all'improvviso avevano un senso. Finalmente capii perché i supereroi lavoravano in coppia. Non era perché si vergognavano. Non era perché si sentivano meno stupidi ad andare in giro con altre persone con addosso maschere e mantelli. I Team-Up si facevano per una ragione molto semplice: erano divertenti.

Okay. È ora di fare quello che fanno i supereroi e di saltare da un tetto all'altro. Merda. Sono davvero distanti tra loro. E pure più alti di quanto non sembrino nei fumetti. Fanculo. Vado a piedi.

La prima volta che mi guardai nello specchio di camera mia mi resi conto di quanto fossero sbagliati i fumetti. Non ci voleva un trauma per spingerti a indossare una maschera. Non c'era bisogno che sparassero ai tuoi genitori o di raggi cosmici o di anelli del potere. Bastava una perfetta combinazione di solitudine e disperazione.

"Perché pensate che nessuno abbia mai provato a fare il supereroe?" "Oh be'... perché è impossibile?" "Mettersi una maschera ed aiutare la gente non è impossibile." "No, ma è da pazzi. Ti farebbero fuori. Non puoi farlo nella vita vera." "Ma con tutta la gente che ne parla online tutti i giorni, almeno uno avrebbe potuto provarci. Non tutti diventano rockstar, ma questo non impedisce alla gente di continuare a comprare delle chitarre." "Le rockstar guadagnano milioni di dollari. I supereroi niente, idiota." "Perché si deve ridurre tutto a una questione di soldi? Cristo, perché c'è gente che vuole diventare Paris Hilton e nessuno che vuole diventare Spider-Man?"

Mi sono sempre chiesto perché mai nessuno l'avesse fatto prima di me. Insomma, con tutti quei film tratti dai fumetti e quei serial televisivi. Almeno un introverso un pò eccentrico che si fosse cucito un costume avrebbe dovuto esserci. È davvero così eccitante la vita di tutti i giorni? Le scuole e gli uffici offrono davvero così tanti brividi che sono il solo ad aver mai fantasticato su una cosa del genere? Andiamo, siate sinceri con voi stessi. A un certo punto della nostra vita, tutti avremmo voluto essere un supereroe.

Un grande leader non è definito dai tempi migliori, ma da come guida il suo popolo attraverso i momenti peggiori.

"Tu sei la personificazione del nostro corpo. Tu sei il nero incarnato. Tu sei l'araldo del nostro signore." "Io... so che cosa sono. Io sono Mano Nera. E con questo potere estinguerò finalmente la luce."

Io sono William Hand. Anche se vivo, ho un cuore che trabocca morte. E ne sono felice.

Uccidere è un arte. E io sono il suo Picasso. (Bullseye)

Ehi, ragazzi. Scusate il ritardo.

Non importa quanto veloce corro, il tempo continuerà a scorrere. Il tempo non si ferma. Il tempo non ha intenzione di fermarsi. Ma quando sto con te, Iris, quando sto con te, mi sembra che si fermi.

Quando corro, tutto il resto rallenta fino quasi a fermarsi e il mondo scivola nel silenzio. Esisto tra il passato e il futuro. Cavalco il momento esatto del presente. La Kryptonite o il giallo non sono il punto debole dei Flash, lo è invece ciò che dobbiamo fare quando siamo in fuga solitaria. Dobbiamo rallentare. Quando sono tornato dallo Spirito della Velocità dopo anni di lontananza, mi sentivo diverso. Mi sentivo come se non potessi fermarmi. Mi sentivo solo di nuovo. Ma non è vero. Non sono solo. E sono ancora vivo.

3x2(9YZ)4A! Conosco la soluzione. Jesse Quick. Max Mercury. Jay Garrick. Wally West. Bart Allen. Barry Allen. Lo Spirito della Velocità.

"Non sono mai stato un santo. Ero solo un uomo assetato di giustizia. Fatto Flash, Iris: non ho bisogno di stare qui." "Qualche volta il bisogno non c'entra con la vita, Barry. Ma con la volontà."

La morte non è mai la fine. E il fulmine colpisce sempre due volte.

È cominciata quando ha iniziato a correre su queste strade. C'è stato il flash di un fulmine dall'aldilà, seguito da un migliaio di passi tonanti. La sua falcata inaugurò una nuova era, quella di chi avrebbe infranto la barriera del suono, della luce e del tempo. Di chi avrebbe corso a perdifiato la stessa sua strada, rafforzando il suo arcaico senso di giustizia. Quest'uomo si rifiutava di credere che la linea tra il bene e il male potesse confondersi come il rosso e l'oro che indossava. Per Barry Allen contava solo una cosa. Se eri colpevole, o non lo eri.

Beeene, andiamo dritti al dunque. La tua moglie trofeo ex super-modella è diventata una zombie cannibale e vuoi che io la uccida? Affare fatto.

Non indosso questa maschera perché mi vergogno di quel che faccio. Sono fiero di chi sono e oggi sono qui per dimostrarvelo. Mi chiamo Peter Parker e sono l'Uomo Ragno da quando avevo 15 anni.

La storia di Capitan America è fatta di miti e bugie. Così come di verità. Ma d'altronde è così che si costruisce una leggenda. Basta togliere le brutture, le morti e le avversità e concentrarsi sulle parti facilmente digeribili. Un eroe nato. Il supersoldato costruito in un laboratorio degli Stati Uniti. Il migliore della sua generazione. Sempre il primo in battaglia, sempre il punto di riferimento, sempre vincitore.

Ho lavorato e combattuto tutta la vita per la crescita e il progresso del sogno americano. Tutti noi dobbiamo vivere nel mondo reale, ma è il sogno, la speranza che rende la realtà degna di essere vissuta. Dovete cercare dentro voi stessi per trovare gente in grado di mantenere forte questa nazione e, con il volere di Dio, di contribuire a realizzare il sogno!

Batman non è morto. E non parlo in senso spirituale o cose del genere. Cose come "ora vive dentro di noi". Non voglio fare il sentimentale. Voglio dire che il mondo non deve sapere che è morto. La maggior parte delle persone non sanno neanche che era umano. Un vampiro, un demone o un fantasma. Miti che conosciamo tutti. Ma è tutto quello che resta di lui. La paura che sapeva suscitare. Quella è la sua eredità e noi dobbiamo onorarla. Dobbiamo onorare lui. Riconoscere la sua scomparsa va contro a tutto ciò per cui ha lottato. Tutto ciò che era. I criminali, i mostri, coloro che si dedicano a fare del male non possono pensare che sia morto. Devono pensare che sia ancora in circolazione. Batman vivrà. Per sempre.

Certe persone non vogliono essere salvate. Perché la salvezza implica un cambiamento. E il cambiamento richiede uno sforzo maggiore del restare uguali. Occorre coraggio per guardarsi allo specchio e vedere oltre il proprio riflesso. Per scoprire chi saresti dovuto diventare. La persona cancellata dagli eventi della tua infanzia. Eventi che hanno stravolto la traiettoria della tua vita. Trasformandoti in qualcosa di inimmaginabile, o persino di incredibile, dandoti il coraggio di abbracciare ciò che ti spetta sin dalla nascita, perché è il tuo destino, e capire finalmente che tu sei Batman.

"Fate sembrare l'esercito una società complessa o qualcosa del genere. O addirittura una famiglia." "Sì, con i parà nella parte del padre violento." "E voi? Il S.A.S.?" "Noi saremmo, mmm, noi saremmo il cugino silenzioso di cui non si sa molto. E solo dopo scopri che è Bruce Willis in DIE HARD."

Io già li avevo incontrati questi segaioli di Authority, e non ho mai visto più teste di cazzo e freak in tutta la mia vita. E per quel che riguarda quei due, Apollo e il dannato Midnighter, sono i peggiori in assoluto... una coppia di cazzoni froci, che se ne vanno in giro a fare incularella quando dovrebbero salvare il mondo! Stiamo meglio senza di loro, gente. E un'altra cosa: sono qui dietro di me, vero?

Gayboy Billy era gay? Dio, io ho sempre creduto che fosse soltanto affettuoso.

Il Carrier. Mica un cazzo di pattino a rotelle italiano.

Il ragazzo con cui sto adesso è molto paziente, anche troppo. Io non avrei retto tutto questo tempo, ma non credo resisterà ancora molto con una ragazza così assente. Ma è un prezzo che devo pagare, lo avevo messo in conto e come dice sempre un mio collega di oltreoceano "Da un grande potere derivano grandi responsabilità".

"Scandal? Guarda cosa so fare!" "Sta vomitando di nuovo." "Hmm. Di solito devo essere nudo per causare una reazione del genere in una donna."

Gli uomini uccidono per la verità perché non sanno come vivere per essa.

Dillo ai greci che hanno combattuto a Troia, Tommy! Dillo alle donne bruciate come streghe. Ai Rosenberg. Ai Sacco e Vanzetti. Dillo ai martiri della religione e ai milioni che sono caduti in tutte le guerre, dall'inizio dei tempi. Le storie sono l'unica cosa per cui morire!

"Come fai a sapere che le cose andranno bene? Dopo tanti anni e tutto quel che è successo?" "Alcune persone hanno un legame. Non è solo amore. È qualcos'altro. E se è così, non importa quello che succede. Combatterai sempre per quella persona anche se non ne capisci il perché."

La paura è come la perdita: non è una cosa in sé. Ti prepara soltanto per ciò che viene dopo. Quando Dio decide che non ne hai più bisogno, a volte ti dimentichi quel che provavi prima.

Tu sai di cielo.

"Le piace provocare delle reazioni nelle persone?" "Sì, mi piace attirare l'attenzione. Faccio qualunque cosa, battute, scherzi, uso creativo dei miei doppioni. Tutto." "Perché?" "Perché mi fa sentire vivo. E fa sì che la gente mi noti. E quando la gente mi nota, questo mi rende sicuro di non essere solo."

"Dimmi, dottore, non hai mai fatto la fila a un bancomat dietro qualcuno che non sapeva usarlo? E non hai mai voluto comprare francobolli da un tabaccaio e il tizio davanti a te voleva sapere tutti i modi per spedire un pacco a Istanbul? O hai mai trovato un cassiere di Mac Donald che ti chiede tre volte l'ordinazione?" "Beh, sì, suppongo." "E come ti senti in tali circostanze?" "Impaziente. Irritato. Un po' arrabbiato, forse." "Esatto. Perché la tua vita viene rallentata, dall'incapacità o dal comportamento inadeguato degli altri. Non è un atteggiamento ragionevole da avere, eppure lo abbiamo. Ora immagina, dottore, che tutti quelli con cui lavori, ovunque tu vada, tutto il mondo sia pieno di persone che non sanno usare i bancomat. Mi azzarderei a dire, dottore, che anche tu soffriresti di SPM. Capito il concetto?"

"Val mi ha parlato del tuo atteggiamento. Lo chiama SPM." "Che roba è?" "Sindrome di Pietro Maximoff. Un incontrollabile impulso di essere presuntuoso e arrogante." "E sono all'altezza della descrizione?" "Direi di sì. Mi sembri fiero di questo." "Ci sguazzo. Ti dirò una cosa, dottore. Non tutti sanno innalzare l'arroganza a forma d'arte."

"Sei Nathan, vero? Io sono Deadpool. Molto piacere. Mr. Tolliver mi ha pagato per trovarti." "L'hai fatto." "Già. Beh, Mr. Tolliver mi ha pagato anche per ucciderti."

La volontà di vivere è in tutti noi, ma è la volontà di vivere con uno scopo che distingue i forti dai deboli, i degni dagli indegni, il passato dal futuro. Ed è questo scopo che alimenta il coraggio necessario per combattere anche di fronte alla morte certa, perché quel che non ci uccide, ci rende più forti.

Il mio nome è Max Eisenhardt. Sono stato un sonderkommando Ad Auschwitz per quasi due anni. Ho visto migliaia di uomini, donne e bambini camminare incontro alla morte. Ho portato fuori i loro corpi dalle camere a gas. Ho estratto loro i denti cosicché i tedeschi potessero prendere l'oro. Li ho portati ai forni, dove ho imparato a disporre insieme i corpi di un bambino e di un vecchio perché bruciassero meglio. Ho visto i miei compagni sepolti vivi da una valanga di cadaveri putrefatti. Ho visto migliaia di persone assassinate bruciare in giganteschi pozzi esterni. Ho visto morire con i miei occhi almeno un quarto di milione di esseri umani. E non ho potuto salvarne nemmeno uno, come nessuno di loro avrebbe potuto salvare me. Chiunque trovi questo, sappia che mi dispiace. Perché io sono morto è ora è tutto nelle vostre mani. Ditelo a tutti. A chi ascolterà e a chi no. Vi prego. Fate che non succeda mai più.

A volte nella vita arriva un momento. Un momento in cui tutto diventa chiaro. In cui tutto è possibile, in cui all'improvviso tu puoi far succedere qualcosa. Che Dio ci aiuti se cogliamo quel momento. E Dio ci perdoni se lo lasciamo sfuggire.

"Calma! In fondo un terrificante mostro psichico ha appena finito di usare la nostra mente come fogna." "Ti prego. Mi sento molto peggio quando faccio colazione."

A Tokyo, per chi sa dove guardare, vi sono posti che sembrano appartenere a un altro pianeta. Per la verità Tokyo è già un pianeta a parte, ma al suo interno contiene pianeti dentro altri pianeti. Quelli che Tokyo non ha divorato nella sua marcia verso la supremazia. Pianeti tascabili da conquistare, talvolta quieti come una tomba.

Per noi è naturale, X-Men, come lo è per tutti, mutanti o no, desiderare di lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo conosciuto. Ambire a raggiungere il massimo delle nostre potenzialità, cercando il meglio in noi stessi e negli altri, là dove Magneto avrebbe tacitamente dato per scontato il peggio. Sì, è un'utopia irrealizzabile, forse. Ma ciò che più conta non è realizzarla. Ciò che importa è provarci. E i nostri poteri, la nostra posizione di eroi, forse il semplice fatto di essere vivi, ci impongono di tentare.

"Vi salvo, X-Men" mi ha detto "Perché questo è lo scopo della mia vita. Proteggere la mia gente, l'homo sapens superior, la razza mutante, da quanti ci vorrebbero distruggere. E quelle forze sono legioni. In questo, e sospetto in niente altro, Charles, ci assomigliamo. Sono sopravvissuto a un Olocausto. Non potrei tollerarne un secondo. Né potrei tollerare alcuno che operi per favorirlo. Non portavo rancore a te, vecchio amico, o ai tuoi studenti, prima che decideste di opporvi a me. Non ho avuto altra scelta che annoverarvi tra i miei nemici. Su questo, non coltivate illusioni. Forse è meglio che finisca così, Charles. Forse è meglio che il mio sogno finisca in fiamme e in gloria, quassù nei cieli, perché se ci fossimo incontrati di nuovo non ti avrei portato alcuna pietà. Ti lascio il tuo sogno, Charles. Ma temo che col tempo, quando capirai che è sempre stata la speranza di un pazzo, il tuo cuore si spezzerà. Addio, amico mio."

Hanno scelto, Charles. Liberamente. E così ho fatto io. La mia vita è stata modellata da forze e avvenimenti che nessuno di voi comprenderebbe. Tu parli alla parte migliore dell'umanità. Io ho subito la peggiore. Tu immagini la realtà dell'Olocausto, dei campi della morte nazisti. Io vi sono cresciuto. Come dici tu, forse il sangue, la rabbia e la morte mi macchiano. Ma forse, quello stesso sangue, quella stessa rabbia e quella stessa morte costituiscono la corazza che proteggerà me e quanti con me affronteranno la prova che ci aspetta. Il passato è solo il preludio, amico mio. E il futuro che prevedo per te è guerra.

Il Professor Xavier è un idiota!

Ho incontrato il nemico, cocco, e non sono come noi.

Abbiamo incontrato il nemico. E siamo noi.

Fai sempre quel che ti dice l'istinto. L'eternità è un tempo immenso per convivere con un errore.

Due grandi torri sono state abbattute. Accogliete la loro eco dentro di voi. Divenite le travi, il vetro, la pietra e l'acciaio di quelle torri, così che quando il mondo vedrà voi, vedrà anche loro. E innalzatevi come loro. Innalzatevi. Innalzatevi. Innalzatevi.

La fiamma dello spirito umano non può essere soffocata dalle bombe e dai massacri. Non può essere ridotta al silenzio o annegata nelle lacrime. Siamo sopravvissuti a peggio in passato. Porteremo questo fardello e tutto ciò che verrà dopo, perché è questo che fanno gli uomini e le donne comuni. In ogni circostanza. Questo non ci ha indeboliti. Ci ha solo resi più forti.

Cosa diremo ai bambini? Diremo che il male è una faccia straniera? No. Il male è il pensiero dietro una faccia. Che potrebbe assomigliare alla tua. Diremo loro che il male è tangibile, che ha confini, nomi, geometrie e destini precisi? No. Avranno già abbastanza incubi. Forse potremo dire che ci dispiace. Che ci dispiace di non averli fatti nascere in un mondo all'altezza dei nostri sogni. Che ci dispiace che la nostra voglia di gridare non sia uguale alla nostra disponibilità ad ascoltare. Che i problemi di popoli lontani sono responsabilità di tutte le persone con una coscienza, perché quei problemi potrebbero un giorno divenire le nostre tragedie. O forse, diremo semplicemente che li amiamo. E li proteggeremo. Che daremmo la nostra vita per loro, tanto è grande il peso del nostro amore. In un universo di videogame e DVD, forse, è un dono un po' troppo immateriale. Ma è il solo che laverà via le lacrime e chiuderà le ferite e farà del mondo un posto dove sarà possibile vivere.

La storia dell'umanità non si scrive con le torri, ma non le lacrime. Con la carne e col sangue. Con la voce che risuona anche dentro i peggiori tra noi e dice"Tutto questo non è giusto". Perché anche i peggiori tra noi, per quanto deformi, sono ancora umani. Hanno emozioni.

Il mondo civile sarà sempre indifeso di fronte ai folli, perché la nostra mente non può spingersi fin dove arriva la loro pazzia.

Abbiamo tutti un lungo, lungo futuro di fronte a noi. C'è voluto molto tempo per arrivare qui, ma per te e me e lei e lui questo è solo l'inizio.

Il vero lavoro è appena iniziato. Ora abbiamo così tanto da mostrare alla gente. E tanto altro ancora da dissotterrare. Resta solo una questione in sospeso di cui occuparci. Un'ultima cosa da tirar fuori dalla Terra del XX° secolo. E poi potremo passare il resto delle nostre lunghe, lunghe vite su quello strano mondo che amiamo. Facendo in modo che non cambi.

Te lo immagini? Effettuano un lancio verso la Luna con tutta la tecnologia che hanno a disposizione. Ferro ed esplosivi. Ma non hanno modo di contattare la capsula. Non possono fare altro che aspettare che rientri. Giorni. Settimane. Alcuni lasciano. Mesi. Altri ancora se ne vanno. Passano anni. E non resta che il silenzio. Il luogo del lancio resta vuoto. E sono pronto a scommettere che ognuno di loro, ogni notte, guardava verso la Luna e si faceva mille domande. Il mondo è strano. E sarà sempre così.

Voglio conoscere segreti. Ho visto l'ombra della storia segreta del mondo e ho bisogno di seguire le sue tracce.

I Cheyenne hanno una storia. Dicono che da qualche parte esiste un grande palo. E il palo è ciò che sorregge la Terra. E il grande antico castoro bianco del Nord è sempre lì a rosicchiare quel palo. Lo rosicchia da molto, molto tempo ed è quasi a metà dell'opera. Quando gli uomini fanno qualcosa che lo fa arrabbiare, il castoro comincia a rosicchiare più in fretta. Presto avrà finito di rosicchiare. E poi il palo vacillerà e il mondo intero precipiterà nel nulla senza fondo. E quella sarà la fine di tutto. La fine di tutte le fini.

"Le cose sono cambiate, vecchio pazzo! Non è più un mondo per supergruppi e grandi progetti! Finirai solo per farti ammazzare!" "Ah, sì? Mi avevano ucciso cinquant'anni fa, cocco, ma ora sto meglio. E ho tenuto la testa sotto la sabbia fin troppo a lungo."

"Perché hai dato la spada in custodia a Summers? Dovevi darla a me!" "Senza offesa, Nick, ma sarebbe stato come dare l'atomica a Hitler." "Hitler ce l'aveva, ma gliela abbiamo rubata." "Appunto."

"Amici sleali, insensibili e crudeli! Istigatori! Cospiratori! Mangiaufo!" "Mangiaufo?" "Ultimamente Volstagg è così depresso che ha ricominciato a leggere." "Ignavi!" "Visto?"

Voltaire avrebbe detto che Dio è un comico che recita per un pubblico troppo spaventato per ridere. Secondo Mark Twain, Dio era un malvagio criminale. Forse la verità sta nel mezzo. Egli ci osserva nei nostri affanni quotidiani e in qualche modo, Lui solo sa come, riusciamo a irritarlo e dato che può farlo, Egli ci schiaccia.

Tutta la figa fa impazzire gli uomini. Ma la mia figa era un'arma letale.

BULLSEYE:Sapete, è un peccato che abbia ucciso mia madre alle superiori, questo le sarebbe piaciuto... Scherzavo. Non gliene sarebbe importato di meno.

ARES:"Sei una bella donna." MOONSTONE:"Oh, mio dio." ARES:"Sì, lo sono."

Mi chiamo Clint Barton e sono un vendicatore. Non mi importa chi vive in quella torre, sono un vendicatore e il mio gruppo sarà sul campo ogni giorno. A combattere per voi contro questa cosa. A combattere per ciò che è giusto. Sono qui per dire: non dovete sopportare una cosa simile. Non permettete ai cattivi di vincere. Lottate per la vostra libertà. E io sarò sempre al vostro fianco. Ve lo prometto.

Ogni volta che il mondo è andato in crisi qualcuno ne ha tratto vantaggio. Il mercato azionario crolla e qualche balordo ne ricava un miliardo di dollari. Il paese va in guerra e la criminalità festeggia. E ora questo? Questo? E con le nostre uniformi? Che rappresentano un simbolo a cui abbiamo dedicato le nostre vite. Trasformate in qualcosa da poter rivendere. No! No! Non attenderemo che mostrino il loro vero volto, conosciamo il loro vero volto. Metteremo fine a questa farsa prima che tutto vada in malora. Andremo là e toglieremo i Vendicatori dalle mani di Goblin! I Vendicatori siamo noi. Riprendiamoci il nostro nome.

Non esiste problema che non possa essere risolto. Ne sono convinto. (Reed Richards)

Silenzio! Ti ho reso omaggio in segno di rispetto, ma non sono più il tuo discepolo, vecchio. Mi sono spinto fino alla fine del tempo e dello spazio! Ho bruciato nelle fiamme dell'inferno! Affrontato orrori che mai potresti immaginare! Sono Victor Von Doom di Latveria, assaggia la mia collera!

"Piantala con quella lagna, non morto, o ti faccio cucire le labbra come al resto degli zombi!" "Mi piace quando mi dici le parolacce."

"Hale, lei ha già compromesso una base SHIELD. Attaccare un collega la porterà davanti alla corte marziale." "Derek, io sono un cacchio di gorilla. Cos'altro potete farmi?"

Non starò ad aspettare i comodi di qualcuno che il governo mi ha dato il potere di vendere agli indiani!

Come sapete tutti, io, Norman Osborn, ho ricevuto le chiavi dell'impero. Tony Stark è out, lo SHIELD pure. Sto guidando una task force per la pace nel mondo che include l'Iniziativa e i Vendicatori. Per quanto mi riguarda, queste sono buone notizie per tutti voi.

Nel corso degli anni, mi sono reinventato come supereroe parecchie volte. Ant-Man, Giant-Man, Golia, Calabrone, cercando sempre di creare un mio retaggio. Ma ora non mi viene in mente niente di più appropriato che assumere il manto di qualcun altro, dell'eroina più grande che abbia mai conosciuto. Chiamami... WASP!

Coraggio. Onore. Lealtà. Sacrificio. Sei più coraggioso di quanto pensi.

"Buona giornata, Superman." "Buona nottata, Batman."

Sono Savage. Io trionfo sempre, io sopravvivo. Non perchè sono infallibile, ma perchè uso ogni arma contro i miei nemici. Perfino la mia follia.

Se ho imparato qualcosa in tutto questo tempo, è che la vita è molto fragile, e che bisogna approfittare dei momenti lieti, quando si presentano. Finchè sono circondato dai miei cari, non ho bisogno di altro. Sul serio. Se domani dovessi perdere per sempre i miei poteri, almeno potrei dire che è stata una bella corsa.

"Sono sempre quelli che possono volare e sollevare carri armati che hanno problemi di sicurezza in sè stessi." "E sono quelli che non possono che ne hanno di psicologici."

"Qual è il piano?" "Moriremo!" "E' questo il tuo piano?" "Beh, no, non proprio, è più una previsione piuttosto accurata."

"Ora vorrai che ti chiamiamo Kal-El, no?" "Cosa? Di recente ho imparato molto. Che posso essere ferito, e forse anche ucciso. Ho visto dove sono nato e ho appreso tutto sulle due persone stupende che furono mia madre e mio padre. Il mio nome, però, lo sapevo già. E' Clark."

Mi chiamo Dog. Dylan Dog.

"Ho letto che l'Alto Evoluzionario era un esperto di genetica, non un ingegnere fissato con le armi." "Guarda meglio. Quella piattaforma respira."

"Lei ha una lunga storia." "La storia molto spesso è solo un'ombra della realtà , quando arriva la luce del domani." "Posso citare queste sue parole?" "Perchè?" "E' una bella citazione."

"Non è giusto. Sono una X-Man. Scommetto che non prenderebbe in braccio Logan così." "Hisako, non potrei prendere in braccio Logan così senza procurarmi una lesione." "E' la birra."

"Voglio un avvocato." "Un avvocato non può aiutarti." "Cristo Santo!" "Neanche Lui."

"Sono stanco morto." "Prova una birra, Barton." "Il mio corpo è un tempio." "Metti una birra nel tempio."

Nel corso degli anni mi sono fatto un mucchio di nemici, ma non ci perdo sopra il sonno. No, a tenermi sveglio sono le donne, quella manciata di ragazze per cui nel corso dell'ultimo secolo o giù di lì ho perso la testa come un'idiota. Vedete, posso riprendermi da quasi tutto, ma non se mi strappano il cuore.

"La pazienza è una virtù." "Ma l'ignoranza non lo è."

"Uno sciocco pensa di essere saggio, ma un saggio sa di essere uno sciocco". L'ha detto Shakespeare. Ha anche detto:"L'Inferno è vuoto. I diavoli sono tutti qui". In gamba, quello Shakespeare.

Dentro ogni anima spezzata vive uno sciocco.

Il fato gioca strani scherzi. Spesso non è privo di ironia. Ora vai giù, ora vai su. Umana follia del cazzo

Buonanotte, casa. Buonanotte, batcaverna. Buonanotte, dinosauro meccanico. Buonanotte penny gigante. Buonanotte, batmobile. Buonanotte, Alfred. Buonanotte, Ragazzo Meraviglia. Buonanotte, Joker. Buonanotte a tutti voi. Buonanotte, Jim Gordon. Buonanotte, Gotham. Buonanotte, batsegnale. Buonanotte, stelle nel grande cielo notturno. Buonanotte. A presto. Buonanotte.

La fine della storia di Batman è che è morto. Perchè, alla fine, Batman muore. Cos'altro dovrei fare? Ritirarmi e mettermi a giocare a golf? Non funziona così. Non posso. Combatto finchè non cado. E un giorno, cadrò. Ma fino ad allora, combatto.

Batman non accetta compromessi. Rendo questa città più sicura, dovesse anche esserlo per una sola persona. E mai, mai, rinuncio o mi arrendo. A volte cado in battaglia. A volte muoio in grande stile, coraggiosamente, nel salvare la città da qualcosa che vorrebbe distruggerla. A volte è una morte piccola, paradossale, che passa inosservata, muoio salvando un bambino da un incendio, o affrontando un borseggiatore spaventato. Tutto cambia. Nulla resta uguale. Ogni amico mi tradisce, prima o poi, e ogni nemico diventa un'amante o un amico, ma c'è una cosa che non cambia: non mi arrendo mai. Non posso.

"Sono morto?" "Non ancora." "Tu sei la Morte?" "Non credo che la Morte sia una persona, Bruce." "Allora dimmi chi sei. Dimmi cosa sta succedendo." "Sei il più grande detective del mondo, Bruce. Perchè non lo scopri?"

"Tu sei Joker." "Ovviamente." "Mi ucciderai." "Perchè dovrei ucciderti? Voglio che mi guardi la macchina. Ti do venti bigliettoni." "N... Non credo proprio." "Venti bigliettoni." "Ma mi ucciderai." "Ragazzino, sono Joker. Non uccido la gente a caso. Uccido la gente quando è divertente. Cosa ci sarebbe di plausibilmente divertente nell'uccidere te?"

"Sembra che non finisca mai. Quanto è grande?" "L'Inferno? E' immenso. Nemmeno io potrei dire con certezza quanto sia vasto esattamente. E' una domanda senza senso, come chiedere le dimensioni della Città d'Argento o dei Campi del Paradiso. Questo reame è l'ombra del Paradiso, ricordatelo. Anzi, più precisamente forse, è il riflesso oscuro del Paradiso. Come un paesaggio che si rispecchi capovolto nelle acque di un lago."

"Comunque 'meglio regnare all'Inferno che servire in Paradiso'. Eh, piccolo fratricida?" "Sicuramente, signor Lucifero. Qualunque cosa voi diciate, signor Lucifero." "Non l'abbiamo detto noi. L'ha detto Milton. E lui era cieco."

C'era una volta un luogo che non era un luogo. Aveva molti nomi: Averno, Gehenna, Tartaro, Ade, Abaddon, Sheoi... Era un abisso di afflizione e fiamme e ghiaccio, dove ogni incubo si era avverato già da tempo. Lo chiameremo Inferno.

Desiderio emana un odore subliminale di pesche d'estate e proietta due ombre: una nera e dai contorni netti, l'altra diafana e perennemente tremolante, come l'aria nella calura. I sorrisi di Desiderio sono sprazzi di luce, come lo scintillio della lama di un coltello. E ci sono altri aspetti di Desiderio taglienti come la lama di un coltello.

Il giardino di Destino. Lo riconosceresti, se lo vedessi. Dopo tutto , è là che andrai vagando fino alla morte. O oltre. Poichè i sentieri sono lunghi, e non terminano neppure con la morte.

Qualunque sentiero percorri nel giardino di Destino, sarai costretto a scegliere non una, ma tante volte. I sentieri si biforcano e si dividono. Ogni passo che fai nel giardino di Destino è una decisione che prendi; e ogni decisione determina sentieri futuri. Tuttavia, se dopo aver camminato per tutta una vita ti voltassi indietro forse vedresti un solo sentiero allungarsi alle tue spalle; e se guardassi avanti vedresti solo la tenebra. A volte i sentieri del Destino ti appaiono in sogno, e cominci a riflettere. Sogni i sentieri che hai percorso e quelli che non hai preso. I sentieri divergono e si ramificano e si ricongiungono, e si dice che nemmeno Destino sappia con certezza dove porti ogni sentiero, dove conduca ogni svolta e ogni curva.

Quando il primo essere vivente fu creato, io c'ero, in attesa. Quando l'ultimo essere morirà , il mio incarico sarà giunto al termine. Metterò le sedie sui tavoli, spegnerò le luci e chiuderò a chiave l'Universo prima di andarmene.

Non sono è benedetta nè misericordiosa. Sono solo me stessa. Ho un compito da svolgere e lo svolgo. Ascolta. Anche ora, mentre parliamo, io devo pensare a vecchi e giovani, innocenti e colpevoli, a chi muore solo e a chi in compagnia. Sono sulle auto, nelle barche, sugli aerei, negli ospedali, nei boschi, nei mattatoi. Per qualcuno la morte è un sollievo, per altri è un abominio, una cosa terribile. Ma alla fine, io arrivo per tutti.

Le cose non devono essere avvenute realmente per essere vere. Le storie e i sogni sono verità rivestite d'ombra che sopravviveranno quando i nudi fatti saranno polvere, cenere, oblio.

Sognate! I sogni plasmano il mondo. I sogni ricreano il mondo, ogni notte.

La giustizia è un'illusione, non la troverai nè qui nè in altre sfere. E la saggezza? La saggezza non appartiene al sogno, o flessuosa, per quanto i sogni siano l'accumulo di parziali esperienza di ognuno, ed è questa l'unica saggezza che conta. E la rivelazione? Quella sì, appartiene al sogno. Può essere tua, ma solo se il tuo cuore è forte.

Noi Eterni siamo i servi dei viventi, non i loro padroni. Esistiamo perchè, in fondo al cuore, loro credono nella nostra esistenza. Quando l'ultima forma vivente lascerà questo universo, non avremo più nessun compito. E noi non li manipoliamo. Sono loro a farlo, piuttosto. Siamo i loro giocattoli. Le loro bambole, se preferisci.

Se il mio sogno era vero, vuol dire che tutto ciò che sappiamo, che crediamo di sapere, è una menzogna. Vuol dire che il mondo è solido e sicuro quanto lo strato di schifezza alla superficie di un pozzo d'acqua nera che si inabissa in eterno. E che ci sono cose sul fondo a cui non voglio neppure pensare. E non è tutto. Vuol dire che siamo solo delle bambole. Non abbiamo idea di cosa accade realmente, ci illudiamo di avere il controllo sulle nostre vite, mentre barriere sottili come fogli di carta ci proteggono da cose che ci farebbero impazzire se ci pensassimo troppo a lungo. Giocano con noi, ci trascinano di stanza in stanza e ci abbandonano solo di notte, quando sono stanche o annoiate.

Oh, umanità , ti adoro. Non finisci mai di stupirmi.

L'Amore, infatti, non appartiene al Sogno. L'Amore è proprietà del Desiderio. E il Desiderio è sempre crudele.

Mi interrogo sugli esseri umani. E' strano l'atteggiamento che hanno verso mia sorella. Perchè temono le terre senza sole? La morte è naturale, come la nascita. Ma loro la temono, ne hanno terrore. Tentano di ammansirla. Non la amano. Migliaia di anni fa ho sentito una canzone, in un sogno. Una canzone che celebrava il suo dono. La ricordo ancora. "La Morte è oggi al mio cospetto: come il sollievo per l'ammalato, come un giardino in fiore dopo la malattia. La Morte è oggi al mio cospetto: come effluvio di mirra, come una vela mossa da un buon vento. La Morte è oggi al mio cospetto: come il corso d'un ruscello, come un uomo che torna a casa dalla galea. La Morte è oggi al mio cospetto: come la dimora tanto agognata, dopo anni di prigionia."

"Salve. Me lo faresti un caffè, mentre aspetto?" "Certo, caro. Fa cinquanta cent. Cosa stai aspettando?" Be', sai, il solito. La fine del mondo."

Che potere avrebbe l'Inferno se i dannati non potessero sognare il Paradiso?

"Sono un mondo nello spazio infinito, un mondo fertile." "Sono una nova che esplode e distrugge il pianeta." "Sono l'Universo che avvolge ogni cosa e ingloba la vita." "Sono la non-vita. La bestia del giudizio eterno. Il buio alla fine di ogni cosa. La morte degli universi, degli dei e dei mondi, di tutto. E tu cosa sei, ora, signore dei sogni?" "La Speranza."

Mai fidarsi di un demone. Ha cento ragioni per fare qualcosa, e almeno novantanove sono malevole.

Bendix:"La mia priorità è spostare e proteggere il contenuto di questa base. A questo fine, vi faccio un'offerta unica. Lasciatemelo fare indisturbato e io vi permetterò di vivere." Midnighter:"Passo. Strapparti la spina dorsale dà una certa dipendenza."

Mar-Vell è un nome kree. Mar-Vell è il nome che mi è stato dato. Ho protetto la Terra dalla follia e dal tradimento. Ho combattuto a fianco dei potenti Vendicatori. Ho visto la gloria dell'umanità in tutte le sue forme. Ho condiviso legami che nessun kree ha mai provato. Ho visto l'intero Universo. So tutto sulla vita e la morte. Mar-Vell è il nome che mi è stato dato.

E' difficile sorprendermi. Sono Batman. Devo essere pronto a ogni eventualità. Ogni giorno ripasso mille ipotesi diverse. Elaboro strategie per sconfiggere criminali che hanno tecniche e patologie che nessuno neanche concepisce. Immagino mille trappole potenziali e per ciascuna progetto una via di fuga.

"Qual è stato il desiderio di Superman per la Macchina dei Miracoli?" "E' Superman. Ha chiesto solo il meglio per tutti noi. Chiudi gli occhi. Ha chiesto un lieto fine."

Mi chiamo Lois Lane. L'ultimo numero del Daily Planet è andato in stampa oggi. Io ho scritto l'ultimo articolo. Jimmy Olsen ha scattato le foto. E' la storia delle persone che amiamo. La storia della morte di Batman. Di come un semplice uomo abbia ferito fatalmente il dio del male. La storia di chi eravamo. E di ciò che rappresentavamo. E di come ci siamo battuti per ciò in cui credevamo, fino alla fine. Chiamatelo messaggio in una bottiglia. Forse qualcuno, da qualche parte, la raccoglierà . E leggerà la storia della Crisi Finale.

"Superbat, non mi hai mai detto qual è il tuo potere." "Io ho il potere più grande di tutti, Mister Miracle. Sono così ricco che posso fare qualsiasi cosa."

Io sono il nuovo Dio. Tutto è uno in Darkseid. Questo possente corpo è la mia chiesa. Quando ordino la vostra resa, lo faccio con tre miliardi di voci. Quando stringo il mio pugno per spezzare la vostra resistenza, lo faccio con tre miliardi di mani. Quando vi guardo negli occhi e infrango i vostri sogni e spezzo i vostri cuori, lo faccio con sei miliardi di occhi!

E' la maledizione dei Flash. Facciamo tutto di corsa e la vita la vediamo negli specchietti retrovisori.

Equazione Anti-Vita = Solitudine + Alienazione + Paura + Disperazione + Autostima ÷ Scherno ÷ Condanna ÷ Incomprensione x Colpa x Vergogna x Fallimento x Giudizio

La Vita è una domanda. L'Anti-Vita è la risposta.

Ecco la differenza tra vendetta e giustizia. La vendetta viene dal cuore, spinta dalle emozioni. La giustizia viene dalla testa, spinta dalla ragione.

Siamo sopravvissuti così a lungo perchè abbiamo seguito tacite regole. Regola numero uno: mai uccidere un velocista.

Qualunque sia la prova che affrontiamo, una cosa sola è certa. C'è sempre un nuovo inizio. E una nuova fine.

"Mio Dio! Quel rumore!" "Sembra la fine del mondo, Wally! Quelle vibrazioni! Wally, non riconosci quelle vibrazioni? Non è possibile, dopo tutti questi anni... non può essere. Oh mio Dio!" "Wally! Jay! Ragazzi! CORRETE!"

Pensi che io non abbia fede? La mia fede è Luthor. (Lex Luthor)

Per me, il fuoco è stato il nostro primo grande errore. Ma questo schifo di razza umana fa sempre così. Prendiamo una buona idea. E la usiamo per ammazzarci.

Il Multiverso fa un respiro, come un corridore pronto sulla linea di partenza, e il respiroè mio. C'è un rumore. Un rumore che sembra il tuono dell'Apocalisse. Che sembra la pistola di uno starter. E sono io. E ora ricordo.

La Terra. Il fondamento di una monumentale megastruttura cosmica composta da universi e mondi paralleli che vibrano su diverse frequenze. Un Multiverso. E quando il Multiverso è sull'orlo della distruzione, quando i cieli si colorano di rosso come se le barriere tra gli universi paralleli sanguinassero, quando i più grandi eroi della Terra insorgono insieme, disposti a sacrificarsi per difendere tutto ciò che gli è caro, questa guerra si chiama Crisi.

Batman! Riposa in pace!

Ecco il problema con Batman. Batman pensa a tutto.

Madre. Voglio una Batmobile.

Quest'anno possiamo promettervi qualcosa di molto speciale. Scommettiamo sulla vita e sulla morte. Abbiamo gli ingredienti per una serata storica e spettacolare. La casa degli orrori. La donzella in pericolo. L'eroe sconvolto, ma imbattuto. E la sua terribile nemesi. Il suo acerrimo nemico. Qualcuno vuole scommettere sul trionfo del bene o del male?

ZUR-EN-ARRH!

"Se i Manos avessero saputo di questa roba, avrebbero scatenato l'Inferno." "L'avrebbero usata per un'inutile carneficina." "E tu cosa ci farai invece?" "La userò per una carneficina costruttiva."

Diventiamo ostili quando dobbiamo proteggere noi stessi, ma ecco il segreto. Ciò che cerchiamo di proteggere è quel luogo dentro di noi che è ancora soffice, caldo, compassionevole, vulnerabile. E' proprio perchè sei aperto verso il mondo e le cose ti toccano nel profondo che devi lottare per proteggere il tuo cuore. Io scelgo di restare aperta. Scelgo di restare sempre dalla parte del bene.

Per alcuni, è l'assoluta solitudine. Per Sartre, erano gli altri. Invero, l'Inferno è un luogo decisamente soggettivo. Ma cosa succederebbe se le moltitudini di condannati fossero costrette a condividere la visione della dannazione prodotta dalla mente di un singolo uomo, un abisso senza speranza che diventasse il contenitore ultimo di tutte le peggiori paure dell'umanità? Per molti, questo sarebbe un luogo di infinito tormento, ma per alcuni sarebbe il Paradiso.

Alla fine, il diavolo sta semplicemente facendo il lavoro di Dio. Il termine diavolo deriva, attraverso il latino ecclesiastico diabolus, dal greco diabolos. Era usato nella traduzione greca della Bibbia, la Septuaginta, per tradurre l'ebraico Ha-Satan, un'espressione originariamente usata per chiamare un servo della corte divina che lavorava come spia errante di Dio, raccogliendo informazioni sugli esseri umani durante i suoi viaggi sulla Terra. Dopotutto, se un Dio onnipotente non avesse voluto che esistesse, perchè il diavolo sarebbe durato?

"Tu disonori la tua missione come angelo della vendetta." "Non sono un angelo. Sono un uomo. Mi chiamo Jean Paul Valley e questo era anche il nome di mio padre."

"He Loves You." "Yeah yeah yeah... Ma guardatevi, fondamentalisti! Di chi avreste i poteri? Perchè non copiate invece gli Abba o Frankie Goes To Hollywood? Mi fate davvero sbellicare. D'altronde noi Skrull siamo bravi solo a copiare."

Dipende tutto dalla sorte. Trovo un uomo perfetto, ma è impegnato nella protezione di un mondo imperfetto. Hai toccato la mia vita in un modo così magico. Per me sei tutto. Ma tu appartieni al mondo, non a me.

C'era una volta una donna che sapeva volare.

"Ti rendi conto di parlare a un tizio che ha in mano una testa umana e che ha tutta l'intenzione di usarla per pestare a morte questa gente?"

L'indice di quanto fossi cambiato è che non ho neanche detto:"E' impossibile". Ormai sapevo come funzionava. Credevo a sei cose impossibili prima di colazione.

"Nuovi ordini. E scritti nel sangue. E' una cosa..." "Raffinata?" "Inderogabile, sig. Vandemar. Inderogabile."

Dobbiamo insegnare alle nostre paure ad aver paura di noi.

Il mondo ti sembra prevedibile e credi di scorgerne il disegno. Ma questo è fatale. Perchè tutto torna solo finchè non trovi il primo evento che non collima con gli altri. E allora è troppo tardi. Allora, tutti i trucchi imparati per affrontare il mondo, be', non funzionano più.

"Mi sono allenato tutta la vita per affrontarti." "Allora hai già perso. Perchè io mi sono allenato tutta la vita per affrontare l'ignoto."

I morti in gloria dovrebbero restare tali: gloriosi e morti. Nonostante il dolore nei nostri cuori.

Vidi gioia e meraviglia sul suo volto e capii l'errore che avevo fatto. Alcuni di noi sminuivano le Meraviglie. Non le apprezzavano. Ma quello non era importante. Loro non erano qui per avere l'approvazione dei poveri di spirito. Erano qui per salvare gli innocenti. Per salvare quelli come Gwen.

In quei mutanti c'era qualcosa. Erano il lato oscuro delle Meraviglie. Se Capitan America e Mister Fantastic ci parlavano della grandezza che è in ciascuno di noi, i mutanti erano la morte. Non avevano nemmeno bisogno di fare nulla. "Sono i nostri sostituti" dicevano gli scienziati. Il prossimo stadio evolutivo. Noi, gli homo sapiens, eravamo obsoleti. E loro erano il futuro. Avrebbero gettato il fango sulle nostre tombe. Era un pensiero terrificante.

Le Meraviglie sono qui per restare. E ce ne sono sempre di più. Citizen V, la Trottola, Blue Diamond... Se volessi, potrei continuare ad aspettare, ma questo fermerebbe solo me, non loro. E la cosa che vidi quando fui su quel palazzo e quell'onda iniziò a infrangersi intorno a me è che non saranno loro ad adattarsi a noi. Ormai il mondo è diverso. Le regole sono cambiate. Per sempre. E nessuno ha idea di cosa ci riserverà il futuro. Però la sai una cosa? Scoprirlo sarà un gran divertimento!

In quel giorno del 1939 in cui mi liberai, il mondo ebbe il suo primo confronto con il fantastico. L'epoca d'oro dei miracoli era iniziata, e negli anni a venire il mondo avrebbe riconosciuto la presenza del soprannaturale e dello straordinario quale parte della realtà .

Mi sveglio da un sogno. E lo chiamo. Viene a me come ha sempre fatto. La mia arma. Il mio anello del potere. I miei pensieri, le mie emozioni cambiano. Il corpo duole. La mia anima no. Ho la mente finalmente sgombra. Pensieri miei. Niente più grida di vendetta. Nessuna paura. Ma un sacco di volontà tutta mia. Volontà di alzarmi. E combattere. E vivere.

Quando la tua paura peggiore si avvera proprio davanti a te, non resta nient'altro che ti possa spaventare.

"Sono stanco. Stanco della mancanza di rispetto che Batman ha sempre per Hal. Ce l'hai sempre avuta con lui, vero? E adesso finalmente ho capito perchè? Hal è la sola persona al mondo che non credeva a quello che racconti. Hal era l'uomo senza paura. E cos'è Batman se non hai paura di lui? Solo un uomo."

Buonasera, Londra. Vorrei presentarmi ma, a dir la verità, io non possiedo un nome. Potete chiamarmi "V". Dall'alba dell'umanità, un pugno di oppressori ha da noi strappato quel controllo della vita che era solo di noi stessi. Senza far nulla, noi vi rinunciammo. Conosciamo già la strada loro, che per campi e guerre porta al mattatoio. Nell'anarchia, esiste un'altra strada. Con l'anarchia, dalle macerie una nuova vita nasce, si reinsedia la speranza. Dicono che è morta l'anarchia, ma... Le voci sulla mia morte sono state esagerate. Sarà domani demolita Downing Street. E già in rovina cadrà la testa, un epilogo al nostro passato. Domani sceglierete che sarà per voi: una vita solo vostra o un ritorno alle catene. Attenti a questa scelta. Ed ora, addio.

Dammi un funeral vichingo. Buona fortuna, dolce Eve. Ti amo. Ave Atque Vale.

Pensava di uccidermi? Non c'è carne o sangue da uccidere in questo manto. C'è solo un'idea. E le idee sono a prova di proiettile.