X-Force

"Le piace provocare delle reazioni nelle persone?" "Sì, mi piace attirare l'attenzione. Faccio qualunque cosa, battute, scherzi, uso creativo dei miei doppioni. Tutto." "Perché?" "Perché mi fa sentire vivo. E fa sì che la gente mi noti. E quando la gente mi nota, questo mi rende sicuro di non essere solo."

"Dimmi, dottore, non hai mai fatto la fila a un bancomat dietro qualcuno che non sapeva usarlo? E non hai mai voluto comprare francobolli da un tabaccaio e il tizio davanti a te voleva sapere tutti i modi per spedire un pacco a Istanbul? O hai mai trovato un cassiere di Mac Donald che ti chiede tre volte l'ordinazione?" "Beh, sì, suppongo." "E come ti senti in tali circostanze?" "Impaziente. Irritato. Un po' arrabbiato, forse." "Esatto. Perché la tua vita viene rallentata, dall'incapacità o dal comportamento inadeguato degli altri. Non è un atteggiamento ragionevole da avere, eppure lo abbiamo. Ora immagina, dottore, che tutti quelli con cui lavori, ovunque tu vada, tutto il mondo sia pieno di persone che non sanno usare i bancomat. Mi azzarderei a dire, dottore, che anche tu soffriresti di SPM. Capito il concetto?"

"Val mi ha parlato del tuo atteggiamento. Lo chiama SPM." "Che roba è?" "Sindrome di Pietro Maximoff. Un incontrollabile impulso di essere presuntuoso e arrogante." "E sono all'altezza della descrizione?" "Direi di sì. Mi sembri fiero di questo." "Ci sguazzo. Ti dirò una cosa, dottore. Non tutti sanno innalzare l'arroganza a forma d'arte."

"Sei Nathan, vero? Io sono Deadpool. Molto piacere. Mr. Tolliver mi ha pagato per trovarti." "L'hai fatto." "Già. Beh, Mr. Tolliver mi ha pagato anche per ucciderti."